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Autonoleggiatori martedì sotto la Regione Lombardia. Thomas Avellino: “Ci ignorano mentre andiamo in malora”

di Stefania Piazzo – “Si fa prima a dire cosa non fa che ciò che fa o dovrebbe fare la Regione Lombardia verso la nostra categoria, gli Ncc, il Noleggio con conducente, gli autonoleggiatori, categoria massacrata dal marzo scorso dall’inerzia, dalla distrazione, dal pressapochismo della politica”. Thomas Avellino, autonoleggiatore di pullman, è carico, vuole fare la rivoluzione. Ha organizzato, lui che è del mestiere assieme ad altri piccoli imprenditori, una manifestazione sotto Regione Lombardia per martedì mattina. Un avviso, a quanto pare, “con le buone”, prima di passare ad iniziative di maggior peso per alzare la voce. Fino ad oggi inascoltata. Prima, forse, c’è altro, nel palazzo.

Avellino viene da lontano. Nel 1999 compra il primo autobus ad uso privato per collegamenti Milano-Riccione a servizio del trasferimento dei ragazzi verso le discoteche della Riviera. Poi allarga la sua attività imprenditoriale che oggi conta tre sedi nel mondo (Italia, Tunisia e Bulgaria) e cinquanta autobus. Ma come tanti altri, anche lui viene falcidiato dal cigno nero. La pandemia punisce gli audaci, e premia chi vive di garanzie statali.

“A furia di promesse della nostre Regione, siamo sul lastrico. Dovevamo affiancare con i nostri pullman le corse bis del trasporto pubblico locale, vedi atm, ferrovie nord, tanto per citarne alcuni. Alla fine il lavoro ci risulta sia stato affidato solo a qualcuno. Vorremmo tanto vedere i bandi e capirne di più. Non li abbiamo più sentiti, quelli della Regione, ci piacerebbe facessero chiarezza. Nel mentre, questo stato di fermo e di inerzia ci costringe a chiedere il 50% a fondo perduto del fatturato del 2019, per sostenere un settore che, altrimenti, sparisce a breve, nella regione decantata per le sue eccellenze. E le abbiamo viste, queste “eccellenze”, o no?”.

Nonostante si discuta da settimane di potenziare il trasporto pubblico locale, indicato come uno dei maggiori vettori di contagio, gli autonoleggiatori sono con i mezzi fermi. Pare, anzi è incredibile e grottesco.

“Altre Regioni si sono già attivate, persino la Campania di De Luca si è mossa. Lo stesso ha fatto l’Emilia Romagna. Basterebbe per sbloccare la situazione che ci venisse garantito un minimo di percorrenza di 100 km/giorno e pagamento a ricevimento fattura, non a 60, 90 giorni, altrimenti facciamo prima a salutare e chiudere. Abbiamo decine e decine di mezzi fermi, è surreale”.

“Abbiamo scritto al presidente Fontana, all’assessore ai Trasporti. Otto mesi fa ci hanno ricevuto poi non li abbiamo più visti, spariti. Vogliamo risposte, ma nero su bianco. Con le chiacchiere i politici promettono di costruire il mondo, e si vede”. Ha ragione, sono tutti uguali. Basterà dargli una mossa con le buone? Buona fortuna!

Photo by Annie Spratt

Redazione

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