“Servono medici, infermieri e tecnici, sennò torniamo come a marzo. Se ci chiedono di aprire posti Covid, abbiamo bisogno di rinforzi, anche in altri reparti, perché le cure procrastinate nel tempo determinano sui pazienti quanto meno un affaticamento”.
Lo denuncia all’ANSA il sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti, “portavoce della preoccupazione di sanitari e cittadini” di fronte allo scenario che si prospetta per l’ospedale cittadino, dove attualmente ci sono 5 ricoverati in terapia intensiva, a quanto si apprende. “E’ uno dei 17 ospedali pubblici Covid Hub e l’ultima circolare regionale di giovedì chiede di mettere a disposizione posti di terapia intensiva e sub intensiva per i contagiati da altri territori – spiega -. Dal 22 febbraio siamo in trincea, la pausa non ha portato al ritorno delle prestazioni. Ora apriremo ai pazienti Covid di Milano ma il sistema sanitario nazionale deve farsi qualche domanda. Nella pausa qualcosa non ha funzionato”.
Galimberti pone anche un problema per i vaccini. “I medici di base hanno dichiarato di avere ricevuto 30 dosi a testa, e altre 20 arriveranno fra poco – spiega il sindaco -. Mi faccio portavoce di medici e cittadini, queste cose vanno risolte. Non è un atto d’accusa ma una denuncia forte, non si può stare zitti: da settimane si parla di queste cose ma non si danno risposte”.
Foto di Betty Poli
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