di Andrea Carloni – Il governo Conte e tutti i media nazionali, sono in estasi per la proposta presentata da Ursula Von der Leyen riguardo ai Recovery Fund. Da Bruxelles propongono 500 miliardi a fondo perduto ma come ben sappiamo, quando si parla di unione europea, non è tutto oro quello che luccica.
L’Italia percepirebbe da questo stanziamento di contributi 82 miliardi che potranno essere totalmente erogati solo nel giro di 3-4 anni e comunque non prima del 2021.
Questo sarebbe inaccettabile, perché uno strumento tardivo non permetterebbe di rispondere alla crisi in maniera efficacie e concreta.
Un altro risvolto negativo risulta essere il vincolo di destinazione dei fondi in questione.
L’Unione ci imporrebbe come e dove spendere questo denaro, non permettendo al nostro paese di formulare una strategia economica differente dal coordinamento imposto da Bruxelles.
La trattativa avrà inizio, speriamo che almeno questa volta l’Ue non ci volti le spalle.
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