Categorie: Economia

Bolletta elettrica per terziario +27,2% e gas +25,5%

Le forti tensioni dei prezzi delle materie prime sui mercati internazionali ha fatto impennare, fra giugno e settembre, di oltre un quarto il costo medio lordo delle forniture elettriche e del gas naturale disponibili sul mercato italiano per le imprese del terziario. Lo evidenzia Confcommercio in una nota.”Infatti – si legge nella nota – rispetto alla rilevazione dello scorso trimestre – dove il prezzo lordo delle offerte elettriche si manteneva su un trend discendente, sia per le offerte tradizionali che per quelle a energia prodotta da fonti rinnovabili – l’incremento del costo dell’elettricità è pari al 27,2% (da 0,18583 euro/KWh di giugno a 0,23639 euro/KWh di fine settembre), quello delle energie rinnovabili del 25% (da 0,19673 euro/KWh a 0,24597 euro/KWh), quello del gas del 25,5% (da 0,68609 euro/KWh a 0,86099 euro/KWh). Aumenti che sono comunque contenuti, nonostante la loro consistenza, rispetto al forte incremento che hanno subìto nello stesso periodo i prezzi internazionali dei prodotti energetici, ed il gas in particolare”.Comparando le diverse offerte per la fornitura elettrica sul mercato libero – prosegue – la scelta tra prezzo fisso e variabile può incidere anche notevolmente sul risparmio energetico annuo di un’impresa che può arrivare fino ad oltre 6.400 euro per un albergo, a 2.000 per un alimentari e a quasi 930 euro per un ristorante. E’ quanto emerge dal MoCET, Monitoraggio Costo Energia Terziario di Confcommercio, rilevazione trimestrale dei costi di gas ed elettricità per le imprese del terziario, in collaborazione con Nomisma Energia.

La diminuzione compensativa degli oneri di sistema decisa dal governo – prosegue Confcommercio – ha consentito di alleggerire sensibilmente le bollette elettriche, nonostante il forte rincaro della componente energia che, al momento, ha assunto un peso notevole all’interno della bolletta elettrica.

Il rincaro dei prezzi internazionali dell’energia fa aumentare sensibilmente la spesa complessiva dell’elettricità del settore terziario, con andamento al rialzo assai più pronunciato per le forniture a prezzo variabile, sebbene anche le offerte a prezzo fisso abbiano registrato sensibili incrementi. Anche le offerte relative all’elettricità completamente da fonte rinnovabile, hanno seguito lo stesso deciso trend rialzista. Il forte incremento delle quotazioni del gas naturale (materia prima da generazione e da riscaldamento), che hanno fra l’altro trascinato anche quelle del carbone, stanno pesando non poco sui bilanci di aziende del terziario, appena entrate in una incerta fase post pandemica. Tali incrementi di costo sono particolarmente insidiosi in quanto variabili esogene da un lato e, d’altro canto, riferite spesso ad attività per le quali non è ancora possibile sfruttare completamente la propria capacità produttiva a causa dei limiti sanitari, come accade ad esempio per la ristorazione in locali chiusi.Per quanto riguarda la convenienza tra le diverse offerte sul gas, quelle più competitive sono quasi sempre quelle fisse, mentre le offerte variabili sono quelle più care.

Redazione

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