Categorie: Cultura

Quando la donazione di abiti usati alimenta sfruttamento dei poveri. Mani tese premia il progetto d’inchiesta

Che fine fanno i vestiti che conferiamo per solidarietà ai più poveri? davvero li rendono meno poveri o vanno ad alimentare un canale parallelo di speculazioni? E’ una domanda che è diventata progetto per una inchiesta e non solo. Si è aggiudicata il Premio Mani Tese per il giornalismo investigativo e sociale 2020 sul tema “Di mano in mano – Il viaggio di un tessuto di seconda mano dall’Occidente all’Africa”. Il riconoscimento se lo sono aggiudicati Martina Di Pirro, Francesca Ferrara e Maged Srour.


Il premio, promosso da Mani Tese con il contributo dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), si propone di portare alla luce storie e inchieste relative all’impatto dell’attività d’impresa sui diritti e sull’ambiente.
Il tema di quest’anno era relativo all’industria dell’abbigliamento

Erano cinque i finalisti selezionati dalla giuria presente all’evento, composta da giornalisti e giornaliste di grande spessore come Federica Angeli, Gad Lerner, Tiziana Ferrario, Gianluigi Nuzzi, Eva Giovannini, Francesco Piccinini, Stefania Prandi, Riccardo Iacona e da Emilio Ciarlo, Direttore Comunicazione di AICS.

L’inchiesta intende fare luce su come i vestiti usati importati in Africa dai Paesi più ricchi abbiano l’effetto di condannare alla povertà i suoi abitanti, con conseguenze anche sull’ ambiente circostante e sullo sviluppo sostenibile di queste comunità. Anche in Italia buona parte delle donazioni di indumenti usati, che i cittadini fanno per solidarietà, finiscono per alimentare un traffico illecito. Inoltre, decine di tonnellate di indumenti sono considerati non utilizzabili e dunque rifiuti da smaltire.

La giuria del prestigioso premio di Mani Tese

Ai vincitori del Premio verrà assegnato un contributo monetario fino ad un massimo di 10.000 euro a copertura delle spese di realizzazione del servizio.

Il team ha ora 120 giorni di tempo per realizzare l’inchiesta che verrà pubblicata integralmente sul sito di Mani Tese.

A proposito del Premio Mani Tese
Il Premio Mani Tese per il giornalismo investigativo e sociale è un’iniziativa di Mani Tese, ONG che da oltre 55 anni si occupa di contrastare le ingiustizie nel mondo, e rientra nel programma MADE IN JUSTICE di Mani Tese, che mira a mettere i diritti umani e l’ambiente al centro della governance delle imprese e delle scelte dei consumatori. L’edizione 2020 del Premio si inserisce all’interno del progetto “Cambia MODA! Dalla fast fashion a una filiera tessile trasparente e sostenibile”, realizzato con il contributo dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS).

Stefania Piazzo

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