“Tradimenti coniugali ‘vietati’ con la zona rossa rischiano di lasciare sul lastrico gli investigatori privati. Non è una battuta, ma la triste realtà che vede anche assottigliarsi l’attività di controllo per chi si assenta sul lavoro”. Lo dice, in un’intervista all’Adnkronos/Labitalia, Luciano Tommaso Ponzi, presidente di Federpol, Federazione italiana degli istituti privati per le investigazioni, le informazioni e la sicurezza. “Con le regole da seguire nelle aree rosse – ammette – è difficile tradire il coniuge e assentarsi dal lavoro per motivi di salute. Molte aziende, infatti, anche con 700 dipendenti, hanno ridotto a zero l’assenteismo perché se si va dal medico si è obbligati a fare il tampone che, se risulta positivo, obbliga a stare a casa 20 giorni perdendo parte dello stipendio”. “Da una parte – fa notare – il Covid ha azzerato la ‘malattia del venerdì’ che poi si agganciava al sabato e alla domenica, ma dall’altra è calata vertiginosamente la richiesta delle aziende di effettuare delle verifiche su eventuali false malattie”.
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