Categorie: Cultura

Come cambia la TV con lo streaming

di Marcus Dardi – Streaming è una parola inglese che possiamo liberamente tradurre in italiano come il flusso di un ruscello. Tecnicamente invece è una trasmissione di segnali audio e video in diretta da un server senza bisogno di scaricare nessun file e salvarlo sul proprio personal computer o sul proprio smartphone.

L’era digitale si è affermata velocissimamente ed in Italia abbiamo 80 milioni di smartphone attivi su una popolazione di 59 milioni di abitanti.

Se con l’avvento delle Tv private i telespettatori si sono sparpagliati su più canali inaugurando il cambio-rapido di canale, detto zapping, con le piattaforme di TV streaming, il pubblico si è frazionato ancor di più.

La prima piattaforma per la TV a richiesta (tv on-demend) che ti permette di vedere quel che scegli, quando vuoi è stata SKY. Poi sono arrivate Netflix, Amazon Prime e anche Youtube si può affiancare senza sfigurare. Come se non bastasse sono nate anche le dirette Facebook.

Queste piattaforme streaming sono molto più flessibili di una normale TV poiché permettono di accedere al servizio con uno smartphone, un tablet, una smart TV, un PC.

Tra i grossi vantaggi delle piattaforme streaming vi sono l’assenza di pubblicità e la possibilità di vedere le serie Tv in continuità, senza dover aspettare la prossima puntata emessa da una normale TV.

Televisione è una parola composta dal termine greco tele “a distanza” e dal termine latino video “vedo”.

Fu inventata nel 1925 dallo scozzese John Logie Baird. Inizialmente fu elettromeccanica a disco, ma poi nel 1927 con l’avvento del tubo catodico divenne elettronica. La TV digitale apparve negli Stati Uniti nel 1994.

Il primo programma televisivo regolare ebbe la luce in Germania nel 1935. Nel 1955 negli Stati Uniti iniziano le prime trasmissioni a colori. Il 3 gennaio 1954 inizia il servizio televisivo italiano ma per la Tv a colori dobbiamo aspettare il 1977, 23 anni dopo gli USA. Seguiranno TV ad alta definizione, al plasma e a LED.

Oggi Netflix è la piattaforma Tv più famosa con ben 200 milioni di iscritti. Queste piattaforme smart analizzano i programmi che segui e ti propongono nuovi contenuti in base ai tuoi gusti.

Gli spettatori stanno abbandonando sempre di più la TV tradizionale e il pubblico si fraziona sempre più. Solo i Telegiornali sembrano resistere a questo frazionamento, ma è poca cosa per i bilanci delle tv che vivono di pubblicità e di sussidi statali.

La Tv è in continua evoluzione ma, come sempre, il tema su cui riflettere sono i suoi contenuti.

Video – Si la vita è tutto un quiz

Photo by Alexander Shatov

Marcus Dardi

Articoli recenti

Il tacchino del primo maggio

di Stefania Piazzo - La festa dei lavoratori e dei loro diritti è un cardine…

20 ore fa

Addio a Stefani il ruvido leghista, nello stesso giorno di Roberto Ronchi

di Stefania Piazzo - Con il presidente federale ma soprattutto presidente dell'Editoriale Nord che editava…

1 giorno fa

Alessandri: Se ne è andato Stefano Stefani. Quante battaglie con la Lega Nord, quella originale

di Angelo Alessandri - Oggi se ne è andato Stefani. Stefano Stefani quello originale. Ho…

1 giorno fa

Liste d’attesa, medici Cimo: Sanità integrativa diventa sempre più sostitutiva

"L'imminente decreto sulle liste d'attesa, annunciato dal Ministro della Salute Orazio Schillaci, offre l'opportunità di esprimere…

2 giorni fa

COME CI GOVERNANO – Bilanci Comuni. Virtuosi al Nord. In Sicilia, Calabria e Campania meno di uno su tre tempestivi nel mettere giù i conti

Comuni diventati virtuosi nella presentazione dei bilanci di previsione. Quest'anno sette su dieci già a…

3 giorni fa

Partito nazionalista basco e Socialisti verso governo regionale di coalizione

Le delegazioni del Partito nazionalista basco (Pnv) e del Partito socialista basco (Pse), hanno iniziato…

3 giorni fa

Usiamo cookie per ottimizzare il nostro sito web ed i nostri servizi.

Leggi tutto