di Laura Aresi – Una lunga maratona narrativa in podcast in omaggio alla donna, protagonista di infinite storie d’archivio di ieri e di oggi: questo il tema portante di Archivissima 2020, che si terrà per la prima volta in assoluto completamente in modalità digitale dal 5 all’8 di giugno. Giunto alla sua terza edizione, il festival fa idealmente capo alla città di Torino – non a caso la città dei misteri per eccellenza – e ha il merito di aver portato gli archivi nelle case degli italiani, facendo luce su un patrimonio incredibile e troppo spesso riservato ai soli addetti ai lavori.
Un passaggio sul web praticamente obbligato, quello della manifestazione targata 2020, a causa delle restrizioni legate agli strascichi della pandemia: e però, come ha sottolineato Francesca Leone, assessore alle Politiche culturali della città della Mole, coraggioso e vincente. La missione di quest’anno sarà infatti favorire per mezzo dei racconti d’archivio, a dispetto della rarefazione della socialità imposta dalle restrizioni in auge, la partecipazione attiva del cittadino al ripensamento di spazi culturali e civici.
Saranno ben 200 gli archivi di tutt’Italia messi a sistema che parteciperanno all’iniziativa, pubblici e privati, e sarebbero stati anche del tutto aperti alla fruizione popolare se non ci fosse stata la pandemia: lo sono già da tempo però nelle parti digitali, e il merito di Archivissima 202 sta nel far conoscere questa loro potenzialità. In un periodo in cui l’impossibilità per lo studioso di lavorare nei modi tradizionali è stata uno dei freni in assoluto più pesanti al progredire della cultura (pari solo ai periodi di guerra), si deve sapere che la continuità della ricerca è stata garantita proprio grazie alla messa in digitalizzazione di molti fondi.
Una lunga sequenza di podcast consacrati ai contenuti di archivio – la prima in assoluto in Italia – sui canali social di Archivissima e Polo del 900, e per giunta interamente dedicata alle donne, costituirà l’evento trainante la kermesse, inframmezzata da numerose interviste: clou dell’impegnativa marcia, la Notte degli Archivi di venerdì 5 giugno, oltre a numerose presenze di scrittrici impegnate nella ricerca delle fonti nei “forzieri della memoria”.
Archivissima è una manifestazione ideata da Promemoria, realizzata con la collaborazione di Polo del 900, ed è sostenuta da Intesa San Paolo con il contributo di Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT in collaborazione con Circolo dei Lettori, Scuola Holden e Museo del Risparmio. Fra gli sponsor, Museo Lavazza che aprirà la sua storia al femminile grazie al lavoro di Francesca Manfredi.
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