di Luigi Basso – Il Wall Street Journal e Zerohedge ci raccontano che Amazon starebbe registrando e preservando in modo improprio le conversazioni dei giovani utenti attraverso i suoi dispositivi Echo Dot Kids, secondo una denuncia che deve essere presentata alle autorità di regolamentazione federali da una coalizione di gruppi di tutela della privacy e dei minori.
La denuncia sostiene che Amazon archivierebbe i dati nel cloud anche dopo che i genitori hanno cercato attivamente di eliminarli e chiede alla Federal Trade Commission di indagare.
Amazon risponde che la società è conforme alle leggi federali sulla privacy e che le sue politiche sulla privacy sono divulgate sul sito Web della società.
Questa sulla registrazione delle conversazioni con i minori è solo l’ultima di una serie di denunce che vanno avanti da due anni (si parla di 75.000 utenti coinvolti in azioni collettive) contro il colosso dell’hi tech, tutte ruotanti attorno al presunto spionaggio nelle abitazioni private attraverso i c.d. “altoparlanti intelligenti”.
Questa mole di cause civili era finora rimasta sottotraccia per via dei termini di servizio che i clienti di Amazon firmano al momento dell’acquisto di un prodotto: ma ora quei termini di servizio sono stati cambiati da Amazon e i clienti possono portare il colosso in un Tribunale americano.
Foto Lazar Gugleta
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