di Giuseppe Leoni – Il 26 giugno è stata la Giornata Internazionale per la Lotta contro la Droga. La nostra società ha bisogno di una testimonianza per far prevalere la dignità sulla dipendenza che degrada una parte giovane della società. Questo è un altro punto da inserire nel “Nostro Manifesto”.
Tutti sanno che esistono enormi concentrazioni di interesse, organizzazioni criminali che i Paesi hanno il dovere e l’obbligo di smantellare. Giusto ieri i giornali titolavano che la più alta percentuale della comunità carceraria è composta di spacciatori. Sicuramente è più facile combattere le stesse vittime della droga, spesso viene fatto in nome della sicurezza; in questo modo si fa la guerra ai poveri, riempiendo le carceri di coloro che sono soltanto l’ultimo anello di una catena di sicura morte. Chi però è padrone della filiera, riesce ad avere influenza e impunità accaparrandosi ingenti guadagni sulla debolezza e la pelle di altri.
Ho avuto modo di conoscere persone che hanno vissuto l’esperienza della dipendenza ma anche persone che con forza hanno ritrovato la “libertà” da quella che io chiamo “segregazione invisibile”, che proprio la droga e le dipendenze rappresentano. Questo mio scritto è l’occasione per lanciare un forte appello agli amici alfieri del federalismo e non, “contro chi fa delle droghe e di ogni altra dipendenza – pensiamo all’alcool o al gioco d’azzardo – il proprio immenso business”.
Un’ attenzione va rivolta anche alle periferie delle nostre città, lo dico come architetto, dove il degrado ha preso possesso. Quando manca l’aria, quando manca l’orizzonte, la dignità appassisce. I federalisti devono dare “una testimonianza di libertà”; impegnarsi a liberare le persone dalla prigione delle dipendenze. “Lo dobbiamo fare ‘insieme’, tutti gli amici del Patto per il Nord. Solo così si vince il male e solo così si gioisce di più.