Veneto. Cambia la segnaletica sulla Pontebbana: Coda per tamponi in corso, torna domani

di Benedetta Baiocchi – Arriva in redazione una foto. Ce la invia un medico, Valerio Petterle, medico necroscopo di un’Usl veneta. Ci incuriosisce e vogliamo approfondire. Si tratta di una lunga coda sulla Pontebbana, cuore del trevigiano. Come mai? Contattiamo il medico. “Semplice – spiega il dottor Petterle – quando si rientra dall’estero o in caso di sintomi, occorre effettuare il tampone. Si resta a casa nel frattempo due giorni in attesa dell’esito”. E fin qui lo sappiamo, sono le regole. Ma ecco cosa accade nel concreto.

Durante il giorno si sviluppa una incredibile coda stradale sulla Pontebbana, fatta da automobilisti che si stanno recando all’Ulss 2 di Conegliano. E’ lì, in questo caso, che si effettuano i tamponi per la zona sinistra Piave cioè Vittorio Veneto e Conegliano. Da quanto dura, dottore, l’ingorgo stradale? “Da circa due settimane”, commenta. Il Covid, visto da Nord, come lo racconta Petterle, tra le altre cose in corsa alle regionali per il Partito dei Veneti, è diverso dai numeri delle conferenze stampa del governatore.

“Queste auto sono in coda in attesa sotto il sole. Non occorre la prenotazione. E’ invece necessaria per il prelievo del sangue, ma un anziano non è in grado di farla se non ha il nipote o il figlio informatico o lo smartphone. Migliaia di persone sono in lista d’attesa per una risonanza, centinaia di giorni per l’intervento di cataratte. E’ di oggi la notizia che nove deputati veneti vogliono, ad urne chiuse, presentare la mozione per l’obbligo della vaccinazione antinfluenzale agli over 60. Mentre nessuno si preoccupa di riportare a regime la sanità “ordinaria”. Non esiste solo il Covid. Per tutto il resto occorre aspettare, anzi, speranzosamente prenotare?”.

Foto lanuovapadania@