di Roberto Gremmo – La ‘Ndrangheta conquista la Valle D’Aosta. Lo denunciavano solitari gli autonomisti trent’anni fa prendendosi del razzista. E invece avevano ragione. Lo conferma in questi giorni la clamorosa sentenza del Giudice delle Udienze Preliminari Alessandra Danieli che ha condannato con rito abbreviato a pene tra i cinque anni e quattro mesi ed i 12 anni e otto mesi alcuni individui per associazione a delinquere di stampo mafioso.
Una lunga e complessa inchiesta dei carabinieri e della Direzione Nazionale Antimafia si è infatti conclusa appurando la responsabilità penale di Marco Fabrizio e Roberto Alex di Donato, Francesco Mammoliti e Bruno Nirta.
La presenza delle ‘ndrine in Valle era già emersa quando il Comune di Saint Pierre era stato sciolto per infiltrazioni mafiose, ma la nuova sentenza dimostra quanto sia attiva e vasta l’attività della criminalità giunta sotto il Monte Bianco dall’Aspromonte, attirata dai molti vantaggi possibili in una zona di confine.Una classe politica valdostana senza spina dorsale non è stata in grado di fermarla.
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