di Marcus Dardi – E’ una canzone popolare antica di cui non si riesce a stimare un epoca precisa.
Il ritornello “ravanei, remulass, barbabietole e spinass” infatti sembra provenire dal 1600 e rievoca i venditori al mercato che con queste parole attiravano la clientela.
Il richiamo della clientela, nei mercati della Venezia dei Dogi, veniva fatto, a partire dal X secolo, dai saltimbanchi, persone appositamente incaricate dai mercanti per saltare sul banco e richiamare i clienti.
I saltimbanchi per fare a gara tra di loro e per aumentare l’efficacia del loro operare iniziarono ad indossare delle maschere, dei costumi e a fare delle piccole scenette recitate.
Da questo stratagemma commerciale nel XV circa nacque poi la Commedia dell’Arte che venne esportata da Venezia, in tutta Europa.
Eco che apparvero le prime maschere, da Arlecchino a Colombina, da Pantalone a Pulcinella. Piano piano ogni città creò la sua o le sue maschere che la rappresentavano. A Milano abbiamo Meneghino e Cecca, a Torino Gianduia e Giacometta, a Bologna il Dott. Balanzone, a Firenze Sentarello, a Roma Rugantino ecc…..
A volte una canzone popolare, che può sembrare a prima vista sempliciotta e banale, contiene invece una grande storia, come ogni popolo, come ogni persona.
Video a: https://www.youtube.com/watch?v=yC3g60W8Ktw
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