Voci diverse, pareri discordanti. Chi parla di disastro imminente, chi invece spegne l’incendio, come in un’intervista al ‘Corriere’ di Franco Locatelli, componente del Comitato tecnico scientifico e presidente del Consiglio superiore di sanità.
“Non siamo vicini alla perdita di controllo. C’è stata una marcata accelerazione di casi. Però l’impatto in termini di ricoveri nelle terapie intensive e di numeri di persone che perdono la vita non è certamente paragonabile a quello osservato nei mesi di marzo-aprile. Evitiamo, quindi, di farci prendere dal panico”.
“È tempo di mantenere i nervi saldi ed evitare divisioni e polemiche – aggiunge -. Il Paese è molto più preparato in termini di disponibilità di mascherine, tamponi, posti letto attivati o attivabili nelle unità di terapia intensiva e sub-intensiva”.
“I respiratori distribuiti dal commissario straordinario per l’emergenza alle Regioni sono un’ulteriore evidenza che la situazione, per quanto meritevole di massima attenzione e richiamo a comportamenti responsabili, non è vicina alla perdita di controllo – spiega ancora Locatelli -. E non dimentichiamo che solo un terzo dei soggetti infettati ha sintomatologia, in larga parte di limitata severità”.
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