Categorie: Politica

Torna l’ipotesi Mario Draghi. Renzi annuncia governo istituzionale per andare al voto

di Benedetta Baiocchi – Un esecutivo istituzionale per investire i sodi del Recovery e un premier come Mario Draghi per traghettare come si usa dire, il Paese verso le elezioni del 2023? Ipotesi, voci, piani A e B che circolano mentre il dominus dei corridoi è Matteo Renzi.

Lo scandalo dei 9 miliardi, briciole, alla sanità, passati come niente fosse davanti al naso del ministro Speranza, lasciano interdetti anche i più distratti osservatori.

In una intervista al Messaggero, Renzi con sole tre palline in mano, le sue tre pedine nell’esecutivo, due ministri e un sottosegretario, la butta lì…

”Al voto in caso di crisi? No, prima occorre verificare se c’è una maggioranza… Scommetto su ampia compagine parlamentare per andare a elezioni nel 2023″.

Riguardo il Recovery, “ci sono duecento miliardi di euro che appartengono ai nostri figli, che noi prendiamo in prestito aumentando il debito pubblico e che servono per il futuro dell’Italia. Non accetto che qualcuno voglia spenderli alla chetichella, senza passare dal Parlamento. E non accetto che qualcuno possa esautorare il governo con task force e poteri sostitutivi. Io non lavoro per la crisi del governo, lavoro per evitare la crisi del Paese”.

”Innanzitutto c’è un problema di metodo, poi uno di merito – afferma il leader di Italia Viva riguardo l’utilizzo dei fondi Ue da parte di Governo e Parlamento -. Mi chiedo e le chiedo: ma si può sapere chi ha deciso che alla Sanità vanno nove miliardi? Leggo il ministro Speranza contrariato perché la cifra è esigua. Dunque neanche il ministro della Salute, interessato, era informato. Le sembra un modo corretto di procedere? Abbiamo una pandemia in corso e per i prossimi cinque anni aumentiamo in totale la spesa sanitaria di appena nove miliardi?”.

Immagine tratta dalla pagina fb Mario Draghi for president

Redazione

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