Legge di bilancio. Approvato un testo diverso da quello uscito dal Consiglio dei ministri? Nessuno obietta tra maggioranza e opposizione?

di Luigi Basso – Il disegno di legge sulla manovra di bilancio 2022 è stato approvato dal Consiglio dei Ministri n. 46 del 28 ottobre scorso (https://www.governo.it/it/articolo/comunicato-stampa-del-consiglio-dei-ministri-n-44/18359) in un testo composto da 185 articoli.
L’art. 87 della Costituzione prevede che i disegni di legge del Governo debbano essere presentati alle Camere previa autorizzazione del Presidente della Repubblica.

Ieri sera, 11 novembre, il Presidente della Repubblica ha autorizzato la presentazione del DDL Bilancio 2022 (https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2021/11/11/mattarella-ha-firmato-la-legge-di-bilancio-e-dl-superbonus_37c0effe-3e01-4d9d-af43-4745350256c7.html).

Nel lasso di tempo che corre tra il 28 ottobre e l’11 novembre il Disegno di Legge avrebbe subito molte modifiche: si parla di 34 articoli inseriti rispetto ai 185 iniziali, quasi il 20% del disegno di legge (https://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Manovra-modifiche-alla-legge-di-bilancio-02aa8278-4aca-47c5-aa99-b52b0dd3d82d.html).

Tuttavia, l’ANSA, tre giorni fa, ha preannunciato che ignote “fonti” di Palazzo Chigi hanno concluso che il testo della emendata Manovra 2022 non dovesse tornare in Consiglio dei Ministri poiché “non necessario” ( https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2021/11/09/manovra-fonti-chiginon-necessario-nuovo-passaggio-in-cdm_4545b97f-c99c-43b0-a415-49cd1f4f2b37.html).

Pertanto, il testo del Disegno di Legge autorizzato dal Presidente della Repubblica non coincide esattamente con quello approvato dal Consiglio dei Ministri.
I Ministri nulla obiettano.
Il Parlamento non obietta di ricevere un testo diverso da quello uscito dal Consiglio dei Ministri.
L’opposizione parlamentare non obietta alcunché.
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