Il trionfo europeo di Caio Giulio Conte, 12.000 euro a famiglia in arrivo a giorni: Santo subito

di Luigi Basso – Il trionfo europeo di Caio Giulio Conte, 12.000 euro a famiglia in arrivo a giorni: Santo subito

Alcune prime pagine dei giornaloni di oggi: “Conte porta a casa 36 miliardi in più” (sotto, foto di Conte con assegnone sotto il braccio di 209 miliardi di euro), “Italia, 200 miliardi dal fondo UE”, “Intesa UE, più soldi per l’Italia”, “Battaglia finale nella notte, Conte può portare a casa 209 miliardi di aiuti europei”, “Fondo Europeo, c’è l’intesa. Duecento miliardi all’Italia”, “Dall’Europa 200 miliardi all’Italia”, “UE verso l’intesa:all’Italia 209 miliardi”.
Insomma, un coro in estasi di voci bianche turibolanti ed adorati celebra la più grande vittoria di un politico italico all’estero.
Giulio Cesare al confronto era un imbecille: in 4 giorni di battaglia senza spargere sangue, Caio Giulio Conte ha strappato ai barbari europei capeggiati da Rutte e Kurz 200 miliardi di euro.
Un bottino di guerra conquistato rapidamente ed in modo pacifico che oscura la conquista delle Gallie, costata anni di battaglie e montagne di morti.

In questo contesto di celebrazioni e trionfi qualcuno cerca di spiegare che il Consiglio Europeo non decide nulla (art. 14 e 15 del TUE), che i 200 miliardi non esistono e che, anche se il prossimo anno la Commissione Europea li stanziera’ davvero, saranno spalmati su 7 anni e saranno quasi tutti a carico dell’Italia in una partita di giro demenziale, che non serviranno a niente.
Si tratta di volgari calunniatori, gelosi della vittoria di Caio Giulio Conte, conquistatore dell’Europa.

Aspettando che il nostro condottiero descriva le sue gesta europee nel De Bello Europeico, ci uniamo anche noi al coro festante.
Grande Giuseppi, 200 miliardi fanno circa 12.000 euro a famiglia.
Attendiamo fiduciosi il bonifico entro fine mese.

D’altra parte i giornali hanno raffigurato Caio Giulio Cesare con l’assegno sotto il braccio e per fine mese sarà disponibile sul Conto Italia.
Che bello avere un Premier così (e dei giornali così puntuali).