Categorie: Opinioni

Salvini riscopre la Lega europeista e antisovranista di Bossi

di Stefania Piazzo – Eppure era già tutto scritto, come in uno degli ultimi testi di Gianfranco Miglio, “Oltre lo Stato-nazione: l’Europa delle città”. Il politologo aveva anticipato correttamente che i confini, almeno come venivano intesi fino al secolo scorso, non sarebbero più esistiti. L’avremmo anche poi chiamato questo fenomeno, globalizzazione.

Umberto Bossi lo aveva capito, ma aveva anche chiaro che l’Europa è fatta da popoli non da banchieri. E, semmai, avrebbero dovuto essere i popoli con tutte le loro declinazioni identitarie, a decidere, fare e disfare l’Europa. Negare l’Europa sbagliata senza invece lottare per il riconoscimento delle autonomie, dell’autodeterminazione, sarebbe stato un errore. Il Nord aveva intrapreso questo percorso, come la Scozia, come la Catalogna… Ma fu un percorso interrotto e mal gestito. Che bruciò nella strategia della secessione le carte per una più compiuta trattativa con Roma.

Decenni dopo, anni luce dopo, si leggeva invece nel programma elettorale della Lega Salvini delle ultime elezioni politiche, passaggi come “l’Ue non è un organo che promuove pace e giustizia e quindi è illegittimo” (pag.7). “Chiediamo la sovranità economica”, e ancora “non si dovrebbero assecondare i progetti di “Stati Uniti d’Europa”.

Il sovranismo e non le identità, come grimaldello per far saltare l’Europa finanziaria ha però isolato la Lega, l’ha volontariamente spinta più a destra della destra.

Le posizioni federaliste e liberali, sparite. Cancellato un dibattito sulle macroregioni confederate in Europa. Solo un flebile ricordo del referendum consultivo sull’autonomia nel lontano 2017, già era geologica superata dagli eventi, dai governi inimmaginabili, da una pandemia mondiale che ha azzerato le vecchie certezze.

Restano almeno i ricordi di un europeismo che il Nord non ha mai smesso di avere dentro sè. Almeno questo emergeva dai manifesti che Bossi utilizzava quando non c’erano i social e la gente leggeva i muri.

Chissà se in questa inversione-conversione a U(e) della Lega salviniana vi sarà anche il recupero del concetto di federalismo, di competenze…. Ammesso che al progetto cammini accanto la competenza.

Stefania Piazzo

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