Categorie: Opinioni

Salvini diffida il Senatur. Caro Bossi, serve la marcia da Roma

di Stefania Piazzo – Da ieri sera ha iniziato a circolare in modo virale quella letterina dell’amministratore federale della Salvini Premier a Fabrizio Cecchetti, segretario Lega Lombarda, che diffida il Comitato Nord creato da Umberto Bossi di proseguire nelle sue attività. La principale contestazione: la violazione della privacy nel modulo di adesione al gruppo. E poi il non riconoscimento politico-giuridico dell’attività.

Che il segretario della Salvini Premier abbia detto dove c’è Bossi io ci metto la firma poco conta. Uno che taglia le accise in 10 minuti e in 15 fa l’autonomia, che manda a casa 500mila clandestini ne dice di cose… Ora che si sente nuovamente forte per i ruoli di governo e blindato per 5 anni con la sua pattuglia, può fare e dire ciò che vuole. Così pensa.

Quindi pronti via. “Diffida a cessare la promozione dell’associazione politica “Comitato Nord” (…) e l’utilizzazione dei simboli e della denominazione del partito”. Poi “segnalazione presso il Garante della protezione dei dati personali (in violazione della normativa sulla privacy”.

E per chiudere, la “totale estraneità di Lega Salvini Premier rispetto all’iniziativa in questione, promossa da soggetto giuridico diverso dal partito e in nessun modo ad essa collegato”. Modo tecnico per affermare: Umberto, sei un estraneo in casa d’altri. Non comandi, non è roba tua.

Forse è lì che Bossi voleva arrivare, e cioè ad essere accompagnato con la spinta e la diffida ad essere se stesso, e cioè la sua Lega, alla porta. Lo avevamo già scritto. Perché è un conto dire “strappo e me ne vado”, altra cosa è dire “mi ha cacciato” perché ho chiesto che si tornasse a parlare del Nord dentro il partito.

Bene, ora Bossi è davanti ad un bivio. Bivio che è lì da 10 anni, a dire il vero, davanti al Senatur. Quando, già nel 2013, poteva nascere in Parlamento un gruppo, quando ancora c’era un certo numero di parlamentari bossiani. Ma la scelta è stata quella di non spaccare.

Oggi, caspita, è persino il 28 ottobre. Adesso, caro Bossi, la situazione è molto plastica. Se vuoi andare avanti, serve una marcia da Roma.

Perché quel partito che è di Salvini non è il partito del Nord. E’ il Partito di Salvini.

Stefania Piazzo

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