Categorie: Emilia Romagna

Apocalisse alla centrale idroelettrica di Suviana. Esplode la turbina. Disastro mai visto

 “Ora le priorità sono la ricerca dei dispersi e la messa in sicurezza dell’impianto, poi si faranno tutti gli accertamenti per capire cosa è successo” alla centrale idroelettrica di Bargi nei pressi del bacino di Suviana, nell’Appennino bolognese, dove nel primo pomeriggio un’esplosione ha provocato, secondo gli ultimi dati diffusi dalla Prefettura bolognese, quattro morti, cinque feriti gravi e tre dispersi. In quest’ottica, spiega il procuratore capo di Bologna Giuseppe Amato, “faremo un’iscrizione di natura tecnica in un fascicolo nei prossimi giorni per accertamenti necessari, soprattutto sulle salme, su cui dobbiamo valutare se eseguire autopsia o altri esami”. 

“Seguo con apprensione la terribile notizia riguardante l’esplosione verificatasi in una centrale idroelettrica nel bacino artificiale. Tutta la mia vicinanza e quella del Governo ai familiari delle vittime e ai feriti rimasti coinvolti. Un ringraziamento ai Vigili del Fuoco prontamente intervenuti, ai soccorritori ea quanti stanno lavorando in queste ore nella ricerca dei dispersi”. Lo scrive sui social la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

 L’arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, cardinale Matteo Zuppi, che si trova a Roma, e la Chiesa di Bologna “esprimono vicinanza e cordoglio alle famiglie delle vittime, alla comunità di Camugnano e pregano per i morti, per i feriti e per i dispersi” a seguito dell’esplosione nella centrale. È quanto comunica l’arcidiocesi bolognese. Il cardinale Zuppi, viene sottolineato, ha manifestato la sua vicinanza “anche attraverso le telefonate che il vicario generale per la sinodalità, monsignor Stefano Ottani, ha fatto a Marco Masinara, sindaco di Camugnano, ea don Emanuele Benuzzi, parroco di Castel di Casio” . L’arcivescovo, ha espresso la sua “partecipazione offrendo la disponibilità per qualsiasi tipo di bisogno.

“Adesso è il momento dei soccorsi e speriamo si possa trovare qualche altra vita, per quanto le operazioni siano complicate, poi però bisogna arrivare il momento in cui ci dicano che si sa cosa è accaduto perché gli incidenti sul lavoro stanno diventando un po’ troppi”. Lo ha detto il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, a Prima di domani su Rete4. “Adesso è il momento da un lato delle lacrime e del dolore, abbracciamo come comunità regionale tutti i famigliari, mi ha chiamato il presidente Mattarella esprimendo il cordoglio del presidente della Repubblica a nome della comunità nazionale, mi ha chiamato la ministra Calderone per il governo Meloni” ha aggiunto. “Bisognerà chiarire a fare piena luce” ha ribadito citando le parole usate da Mattarella nella telefonata. 

“Una tragedia assolutamente inaspettata, su un manufatto che da cinquant’anni che produce energia e oggi ci siamo trovati di fronte a questo evento assolutamente imprevisto e gravissimo che è accaduto ad operai che lavoravano e tecnici che lavoravano all’interno della centrale”, le parole del sindaco di Camugnano, Marco Masinara.

“E’ un pomeriggio tristissimo per Camugnano e tutta la provincia di Bologna, una sciagura veramente immane. Si trattava di lavori non di manutenzione ma di messa in opera di adeguamenti della centrale e purtroppo una turbina è esplosa”. Lo ha detto, a ‘Étv Rete 7’, il prefetto di Bologna Attilio Visconti, che si è recato sul luogo dell’esplosione alla centrale vicino al lago di Suviana .

“Siamo di fronte all’ennesima strage. Ogni giorno in media muoiono tre persone, poi ogni mese succedono cose di questa natura con più morti. C’è un modello di fare impresa che non va bene e che va cambiato”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. “Non sappiamo nel dettaglio quello che è successo, ha detto, ma spesso siamo di fronte a ditte in appalto. Salute e sicurezza non possono essere considerati un costo. Giovedì abbiamo proclamato uno sciopero con la Uil di quattro ore per tutto il settore privato. Bisogna estendere i controlli. La vita delle persone deve essere al centro di qualsiasi attività”. 

“Non sappiamo nel dettaglio ciò che è successo; aspettiamo la magistratura, ma in molti casi siamo di fronte a tante ditte in appalto”, ha aggiunto Landini per il quale “salute e sicurezza non possono essere considerati un costo o un orpello “, mentre “devono diventare un vincolo senza il quale non si lavora”.

Redazione

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