“Per il terzo polo ci sono elementi di piattaforma programmatica e spazio politico che possono far pensare a consensi da un minimo del 6% a una doppia cifra. Il centro pesca dal consenso a Draghi, rimasto sospeso intorno al 50% e che la lista di Azione insieme a Italia viva può interpretare, essendo Renzi e Calenda da sempre stati coerenti sostenitori del premier”. Lo dice all’Adnkronos in una intervista a Roberta Lanzara il sondaggista Fabrizio Masia.
Tre, spiega ad Adn le ragioni che spingerebbero in questa direzione: “Al centro c’è uno spazio politico rilevante, di circa il 15-20%; tra Calenda e Renzi c’è una forte affinità politica, al di là dei caratteri molto forti; sono gli unici che possono vantarsi della ‘successione’ di quella che è stata l’agenda Draghi, dato che nelle coalizioni di centrodestra e centrosinistra sono presenti partiti che sono stati all’opposizione del governo di unità nazionale guidato dal presidente del Consiglio”.
Ciò che conta, ribadisce il sondaggista, è la coesione tra i due partiti, e non promettere la luna, ma soluzioni possibili per sostenere le famiglie in una situazione di grave crisi strutturale del Paese.
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