Categorie: Elezioni

Cateno De Luca a Milano con candidati Nord Ovest: “Siamo noi l’Italia vera. Proseguiamo la battaglia di Bossi. Qui sfidiamo la Lega”. Grande Nord con De Magistris e Corda. Bernardelli: “Benvenuta Libertà!”

di Stefania Piazzo – Tutti i candidati insieme per lanciare la corsa alle elezioni europee dell’8 e 9 giugno 2024. Cateno De Luca arriva puntuale alle 10,30 nella sala dell’Hotel dei Cavalieri a Milano per ascoltare le donne e gli uomini che si sono federati nei rispettivi movimenti nel partito Libertà, nato da Sud chiama Nord dell’intraprendente ex sindaco di Messina e oggi di Taormina, mattatore della scena politica che sta sparigliando le carte dei partiti tradizionali.

“Benvenuta Libertà – afferma dietro le quinte Roberto Bernardelli, presidente e fondatore di Grande Nord, che ha presentato oggi i suoi candidati, Roberto De Magistris e Luciana Corda-. Nell’ascoltare De Luca abbiamo ritrovato e risentito quelle parole che hanno dato il via alla speranza di cambiamento radicale nella politica in Italia e in Europa, di riscatto dei territori 40 anni fa e oggi abbandonata da traditori della nostra terra. Questa per noi è l’occasione di dare potere e voce ai territori, per riprenderci l’autonomia, l’indipendenza unendo le forze come mai era successo prima”.

Roberto De Magistris, segretario regionale Grande Nord del Piemonte, esordisce ricordando il suo trascorso politico, nella Lega Nord prima e con Bernardelli oggi. “Ecco il programma di una federazione, Libertà – afferma – che ha come uomo in prima fila un politico che è “più leghista dei leghisti”, per intenderci. Lui sta facendo la sintesi di un progetto che Grande Nord incarna e che ora trova finalmente altri compagni di strada. Sanità, scuola, casa, famiglia, agricoltura, sono i passaggi che l’Europa matrigna da quando è nata e soprattutto in questi ultimi anni nega come diritto di cittadinanza. Ora andiamo a riprenderci l’Europa che ci hanno portato via”.

Poi tocca a lui, il federatore che arriva dal Sud. Scalda subito la sala.

“Vi siete ascoltati? – interroga i candidati che si sono presentati – Se vi siete ascoltati allora avete e abbiamo tutti la risposta: siamo l’Italia vera”. Boato in sala.

Poi arriva inevitabile il riferimento alla cronaca del giorno con i guai giudiziari piombati sul vicepresidente della Regione Sicilia, in quota Lega. “Hanno beccato in Sicilia l’esponente massimo del Carroccio. Sospeso dall’ologramma Schifani”, ironizza De Luca.

La Lega è l’altro tema affrontato dal leader De Luca. “La Lega è nata 40 anni fa… Ma oggi che ne è? Il 22 settembre scorso – ricorda – ho avuto un incontro con Umberto Bossi, ci siamo scambiati idee e prospettive”.

“Vedete – puntualizza – Bossi voleva individuare veri siciliani e meridionali non ascari per proseguisse la lotta del Nord al Sud. Poi la storia è andata diversamente, oggi vediamo cosa accade…

Ma noi oggi continuiamo e raccogliamo il progetto di Bossi”, altro boato in sala…

“Oggi si avvera una profezia dopo una traversata nel deserto – prosegue De Luca ricordando le sue vicende giudiziarie -. Ma a differenza di altri possiamo dire che noi non abbiamo raccattato voti da nessuno nella Lega”, rivendicando quindi piena autonomia.

“E infatti non siamo come i leghisti schiacciati tra Vannacci e Cuffaro. Cari leghisti, se mi ascoltate, mettete da parte un dj che vuole fare il leader. Oggi noi ce lo ritroviamo nel ponte sullo stretto. Ditelo a Matteo Verdini da parte di De Luca, che la nostra sfida è oggi qui, nella terra della Lega”.

Poi la coda velenosa verso Bruxelles. “Siamo incaprettati dall’Europa. Ci vuole la demolizione e la ricostruzione, serve denunciare quello che accade. Voi mi state consentendo di essere sdoganato per un progetto nazionale ed europeo. I sondaggi ci danno sempre più in crescita. Siamo alternativa al non voto, siamo la vera forza antisistema, abbiamo grande responsabilità, nessuno ci avrebbe scommesso. Siamo la versione 4.0 dei liberi e forti di Sturzo”.

Poi l’invito ai candidati “Superiamo il nanismo. Non vogliamo sentire dire “speriamo”. Obiettivo è creare una vera alternativa in Italia. Oggi abbiamo creato le condizioni, ora tocca a noi portare il messaggio di uomini e donne liberi, che non si mettono in fila nelle segreterie con il loro strapuntino di voti”.

Ma la politica costa. ” Vi invito invito a sostenerci col 2 per mille (codice U2). Noi abbiamo un solo padrone, il voto popolare. Seguiamo solo la strada dell’azionariato diffuso. Dobbiamo entrare da persone libere nel palazzo”. Poi l’invito, biblico: “Andate e moltiplicatevi…”.

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Stefania Piazzo

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