Categorie: Economia

Record pressione fiscale al 43,2%. Giù reddito, spese e potere d’acquisto. A quanto il lockdown sulle tasse?

I dati letti così sembrano sterili e innocui, in realtà sono la Waterloo del Paese. Cresce la pressione fiscale, cala il reddito delle famiglie, scendono i consumi e crolla il potere d’acquisto. La sintesi è questa, ora vediamo i dati nel loro dettaglio. Nel secondo trimestre 2020 l’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche (Ap in seguito, ndr) in rapporto al Pil e’ stato pari al 10,3 per cento (0,0 per cento nello stesso trimestre del 2019).

Così l’Istat nella nota relativa al Conto trimestrale delle Ap, reddito e risparmio delle famiglie e profitti delle societa’. Secondo le rilevazioni dell’istituto di statistica il saldo primario delle Ap (indebitamento al netto degli interessi passivi) e’ risultato negativo, con un’incidenza sul Pil del -5,9 per cento (+4,1 per cento nel secondo trimestre del 2019).

Il saldo corrente delle AP e’ stato anch’esso negativo, con un’incidenza sul Pil del-6,3 per cento (+3,3 per cento nel secondo trimestre del 2019).

La pressione fiscale e’ stata pari al 43,2 per cento, in crescita di 1,8 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, nonostante la marcata riduzione delle entrate fiscali e contributive.

Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici e’ diminuito del 5,8 per cento rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono diminuiti dell’11,5 per cento. Di conseguenza, la propensione al risparmio delle famiglie consumatrici e’ stata pari al 18,6 per cento, in aumento di 5,3 punti rispetto al trimestre precedente. Il potere d’acquisto delle famiglie è diminuito rispetto al trimestre precedente del 5,6 per cento.

La quota di profitto delle societa’ non finanziarie, stimata al 39,0 per cento, e’ diminuita di 2,0 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Il tasso di investimento delle societa’ non finanziarie e’ aumentato di 1,0 punti percentuali rispetto al trimestre precedente, salendo al 22,1 per cento, quale risultato di un calo degli investimenti meno marcato di quello del valore aggiunto. 

Redazione

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