di Riccardo Rocchesso – Il mondo della piccola impresa è stato sicuramente quello che ha subito, in maniera più vistosa e preoccupante, gli effetti del Lockdown e la blanda ripresa successiva, creando molti disagi ad imprenditori e dipendenti che hanno dovuto rivisitare la propria attività e modificarne profondamente la struttura. In un clima di profonda incertezza.
Oggi, come riporta LaPresse, Gino Scotto, presidente della FAPI, la Federazione Autonoma delle Piccole Imprese, rilascia questa dichiarazione, contro il lockdown ma decisamente “pro-vax”: “Chi ipotizza un nuovo lockdown o di rinviare l’avvio dell’anno scolastico, è contro l’Italia. Bisogna convivere con il virus, adottando tutte le misure previste dai protocolli, in attesa che arrivi il vaccino. È questa l’alternativa possibile ad un nuovo terremoto economico e sociale, che davvero il nostro Paese non può permettersi”
Già, un terremoto sociale che probabilmente sarà inevitabile, vaccino o meno, se guardiamo i dati del PIL e le previsioni autunnali.
E a novembre, molti dipendenti sanno che difficilmente vedranno rinnovato il loro contratto di lavoro.
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