di Gigi Cabrino – Si è concluso il congresso europeo delle organizzazioni sindacali a Berlino.
A conclusione dell’incontro il segretario della CISL Sbarra si è detto convinto che l’Europa dei popoli possa essere la garanzia dei diritti e dei lavoratori del continente.
“E’ stato un importante congresso quello della Confederazione europea dei sindacati che si e’ chiuso a Berlino con un rinnovato impegno per il futuro del lavoro, dei diritti e dell’Europa”. E’ quanto sottolinea il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra in una nota a conclusione del 15 Congresso dell’Etuc.
“Abbiamo espresso come Cisl apprezzamento per lo svolgimento e l’esito di questa grande assise europea e per la composizione di una nuova squadra di segreteria di grandissima qualità e competenza.
In bocca al lupo all’amico Giulio Romani della Cisl eletto in Segreteria Ces, che sono certo darà un apporto formidabile al movimento sindacale europeo.
Queste giornate ci hanno dato l’opportunità di consolidare una visione fondata su un europeismo convinto, concreto, chiave di un modello sociale che va oggi più che mai promosso e sostenuto.
Ce lo impone lo scenario internazionale e la consapevolezza che, senza la spinta dell’Unione non avremmo mai superato gli anni più neri di crisi.
Gli strumenti europei attivati in questi anni vanno stabilizzati e collegati ad altre innovazioni per far progredire tutele e salari, contrastare la precarietà, dare stabilità e qualità al lavoro, esaltare la partecipazione e legare forti condizionalità sociali agli investimenti.
Crediamo poi che non sia più rinviabile una reale integrazione istituzionale e politica che passi per la riforma del Patto di stabilità che promuova un reale sviluppo sociale ed economico; l’introduzione di una capacità fiscale comunitaria e di debito comune europeo; il superamento dell’unanimità, non solo nelle politiche sociali ma anche in quelle fiscali e di difesa; il rafforzamento dei poteri del Parlamento e di una Commissione più politica;
nuove competenze europee per una maggiore integrazione nella sanità, fisco e politiche industriali.
Chiediamo per questo alla Ces di valutare l’organizzazione di una o più manifestazioni a sostegno delle nostre rivendicazioni in corrispondenza delle Città’ che ospitano le maggiori istituzioni comunitarie, a cominciare da Bruxelles e Strasburgo.
L’Europa unita e dei Popoli è l’unica strada per dare speranza al futuro. Siamo convinti che la Ces, anche grazie a questo Congresso sarà sempre più protagonista di questa costruzione comune”.
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