di Giuseppe Reguzzoni – Sorpresa: la Frankfurter Allgemeine Zeitung, principale quotidiano tedesco (liberale, moderato, ultraeuropeo, ultragovernativo) constata con un lungo articolo che solo la Cina ha comprato più oro della Germania nel 2020 (dati di fine anno, raccolti a fine gennaio 2021). Con ciò la Germania supera per acquisto di oro la Federazione Russa e l’India. Oggetto di investimento sono sia l’oro fisico che quello finanziario (ETF, ETC) e, malgrado il calo di costo dell’oro delle ultime settimane, l’ondata aurofila non sembra affatto terminata.
La Germania è un’economia avanzata, si sa. Affermazione, dunque, scontata , e, soprattutto, perfettamente inquadrata nel sistema atlantico e occidentale.
Questo è il dato. Poi si sono le domande, e sono tante. La Germania sta approfittando dell’Euro alto e prevede una spinta inflazionistica forte per i prossimi mesi? Oppure si sta davvero andando verso la fine di equilibri monetari consolidati e, quindi, verso una reintroduzione, anche non ufficiale, di una sorta di gold-standard parziale? In fondo, ben prima della pandemia, la Germania è stata tra i primi paesi a chiedere e ottenere il rientro delle proprie riserve aurifere da US e UK in patria (mentre la più parte delle riserve aurifere italiane sarebbero ancora là). Quindi, la corsa all’oro non è spiegabile solo con la crisi da pandemia.
Dopo Weimar e le carrette di milioni di marchi per comprare un chilo di pane l’incubo peggiore che vive nell’inconscio economico tedesco è l’inflazione, ma, dopo la Brexit, il ruolo della Bundesbank nella gestione dell’economia europea è pressochè esclusivo. Perciò, non bastano i timori inflazionistici (oggi abbastanza inconsistenti) a spiegare la corsa all’oro (e, ancor, più all’argento, che, peraltro, ha anche un uso industriale significativo).
E se – altre domande – la corsa all’oro fosse motivata dal sentire un sinistro scricchiolio di fondamenta di quell’edificio eurocratico in cui la Germania si sente saldamente inserita? Forse troppo saldamente, visto il vento degli interessi geopolitici che soffia più verso est (Russia e Cina) che verso ovest? Tanto più che la politica tedesca, in un paese a sovranità limitata come è la Germania (e anche l’Italia) non può né dire né fare molto, almeno apertamente; e, allora, è la pancia dell’economia a dire, non dicendo, che qualcosa sotto sotto si sta muovendo ….
Photo by Jingming Pan
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