Categorie: Cultura

Il sogno del Nord libero – e svizzero – si è fermato a Marignano

di Roberto Gremmo – Ogni 11 di settembre gli indipendentisti catalani  ricordano l’infausto giorno del 1714 quando cadde Barcellona e s’infranse il sogno della loro libertà. Anche il popolo lumbard ha nella sua lunga storia una data chiave che ha segnato per sempre, e non positivamente, il suo destino: il 13 ed il 24 settembre, i giorni della famosa “battaglia dei giganti” di Marignano (oggi Melegnano) del 1515.

Armati di tutto punto, si scontrarono all’ultimo sangue 26.000 lanzichenecchi di Francesco I di Francia uniti a 8000 soldati della “Serenissima” fronteggiati dalle truppe del Ducato di Milano e del Marchesato di Mantova che in realtà erano gli eserciti della Confederazione Elvetica che governavano allora la Lumbardia. Come si sa, lo scontro finì con la disfatta degli Svizzeri che ebbero quasi diecimila morti a fronte dei tremila dei loro avversari.

Con la sconfitta di Marignano gli svizzeri furono costretti ad abbandonare Milano e le terre cisalpine che da quei momento finirono per avere una storia diversa e non sempre migliore di quella federalista, pacifica e serena dei popoli di Guglielmo Tell. 

Come i catalani, anche i lumbard potrebbero legittimamente dolersi per quella pagina tragica che ha segnato il loro destino. Anche i Piemontesi hanno corso il rischio di vedere il proprio destino volgersi verso la Svizzera. Accadde nel 1847 quando gli otto Cantoni elvetici di religione cattolica si ribellarono al centralismo di quelli Protestanti e scoppio’ fra loro il conflitto detto del “Sonnenbund”.

Trovandosi in grande difficoltà, i rappresentanti dei cattolici chiesero aiuto a Carlo Alberto di Savoia, promettendo di accettarlo come sovrano se fosse sceso in campo al loro fianco.

Il primo ministro piemontese dell’epoca, Clemente Solaro della Margherita che in seguito si oppose sempre alle avventure militariste italianiste, caldeggio’ l’accordo che avrebbe spostato le attenzioni sabaude ancor più verso le Alpi ma Carlo Alberto Carignano non volle sentir ragioni e successivamente imbarco’ il suo piccolo regno nelle tragiche e luttuose spedizioni militari in Lombardia.

Insomma, nel 1515 i lumbard finirono di essere svizzeri e nel 1847 i piemontesi non vollero diventarlo. E il loro destino si chiamò Italia.

Roberto Gremmo

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