di Laura Aresi – E’ stata vandalizzata durante la notte fra il 9 e il 10 luglio 2020 la statua di Pietro Paleòcapa nell’omonima centralissima piazza torinese, nei pressi di Porta Nuova. Non si conoscono ancora gli autori degli imbrattamenti di vernice viola che macchiano i lati del monumento realizzato dallo scultore varesino liberty Odoardo Tabacchi. Paleòcapa (1788-1869), ingegnere di origine bergamasca da parte di madre e cretese per via paterna, ebbe numerosi incarichi a Milano e Venezia; quale ministro dei lavori pubblici del Regno di Sardegna nel 1848 e fu il promotore dell’annessione del Veneto al Piemonte.
Fu il fautore dello sviluppo ferroviario dello stato sabaudo e del nascente stato italiano ed ebbe una parte fondamentale nella realizzazione del canale di Suez e del traforo del Frejus.
Non è nuova a vandalismi la statua dello statista albertino e senatore del Regno d’Italia. Pochissimo prima del lockdown, una cerimonia suggestiva svoltasi in occasione della Giornata del Braille, il 21 gennaio, che aveva visto la partecipazione di molti torinesi, aveva ricollocato – con forte significato simbolico ed affettivo – il bastone da cieco di Paleocapa al posto originario.
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