Categorie: Cronaca

Scuola? No, grazie. Calabria: 10 arresti per corruzione nella pubblica istruzione, sequestro di 19 societa

Questa mattina nelle province di Vibo Valentia, Cosenza, Catanzaro, Reggio Calabria e Napoli i militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Vibo Valentia hanno eseguito una ordinanza di misura cautelare nei confronti di 10 soggetti (8 in carcere, 2 ai domiciliari), operanti nel settore dell’Istruzione, circuito Afam e istituti paritari, ritenuti responsabili in concorso, a vario titolo, di associazione a delinquere, corruzione, falso in atti destinati all’Autorita’ giudiziaria, falso in atto pubblico, abuso d’ufficio e autoriciclaggio. Nel corso dell’operazione sono state anche poste sotto sequestro con decreto d’urgenza 19 societa’, operanti nel settore dell’istruzione, per un valore stimato in circa 7 milioni di euro. L’operazione e’ stata condotta con l’ausilio di personale dei reparti arma territorialmente competenti e il supporto aereo fornito dall’8° Nucleo elicotteri carabinieri. L’indagine “Diacono”, condotta sotto la guida dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia, e’ stata avviata a seguito del ritrovamento, il 2 luglio 2020, di un arsenale di armi (da guerra e clandestine) e ingente somma di denaro presso l’abitazione di Davide Pietro Licata, contigua all’istituto “Accademia Fidia”, gestito dalla famiglia Licata.

Gli approfondimenti, fa sapere chi ha condotto le indagini, hanno consentito di ricostruire una rete di istituti formativi (paritari e artistici/musicali) che avrebbe illecitamente prodotto, in cambio di denaro e altre utilita’, titoli di studio e attestati (oltre che operato fittizie assunzioni), al fine di favorire la partecipazione dei beneficiari a pubblici concorsi per l’assunzione di personale docente e Ata (Assistente tecnico amministrativo). Tali illecite condotte sarebbero state agevolate e rese possibili grazie alla corruzione di un alto funzionario del Miur, il quale e’ incaricato, fra l’altro delle attivita’ ispettive e di controllo degli istituti provati accreditati al Ministero. “Lo sforzo investigativo – spiegano gli inquirenti – ha consentito di fare luce anche su un’ulteriore episodio di corruttela, finalizzato a conseguire l’attribuzione di importante incarico istituzionale nell’ambito del Ministero dell’Istruzione, a beneficio di una dirigente dell’Ufficio scolastico Regionale della Calabria”. 

Photo by Tatiana Rodriguez

Redazione

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