Non tutto è ciò che sembra. La vicenda del rave party di Modena non convince del tutto i penalisti. “La norma che vieta i rave stabilisce sanzioni anche per i partecipanti, nei confronti dei quali la pena è ‘diminuita’ – afferma all’Ansa il presidente delle Camere Penali, Gian Domenico Caiazza -. Ciò vuol dire che il giudice, al termine del processo, deve applicare una diminuzione che può arrivare fino ad un terzo della pena edittale che nei confronti degli organizzatori può andare dai tre ai sei anni”.
Qualcosa insomma non è chiaro…
“Non comprendo, quindi, -ribadisce Caiazza – perché il premier Meloni abbia voluto rivendicare di non avere dato il via libera alle intercettazioni dal momento che questo reato prevede pene superiori ai cinque anni”. Infine, “la pena superiore ai cinque anni consente che possano essere disposte intercettazioni e, secondo me, anche nei confronti dei partecipanti”.
di Gigi Cabrino - È un appello all' unità di intenti tra imprese e lavoratori…
di Gigi Cabrino -L'Ocse ha pubblicato il suo report sulle prospettive economiche a Parigi.Non mancano…
A leggere questi dati di Assolombarda, viene da dire che la Lombardia potrebbe trainare tutto…
di Giovanni Robusti - Anzitutto chiariamo di quale Lega stiamo parlando. Oggi ci sono ancora…
“Dopo settimane di intenso lavoro, oggi posso annunciarvi con grande soddisfazione che la lista Libertà…
di Gigi Cabrino - È stata salutata molto positivamente la proposta di un disegno di…
Usiamo cookie per ottimizzare il nostro sito web ed i nostri servizi.
Leggi tutto