Continua l’attività del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute in relazione all’emergenza sanitaria connessa con la diffusione dell’epidemia di Covid-19 e volta, in particolare, al monitoraggio dell’offerta in vendita sul web di medicinali. Il mercato virtuale veicolato dalla rete internet, infatti, come già emerso in precedenti controlli, è diventato un’importante fonte di commercio e approvvigionamento di farmaci ad uso umano, molto spesso non autorizzati, con claim accattivanti e asseritamente vantanti proprietà in grado di prevenire e curare diverse patologie, tra le quali il Covid-19. In tale contesto, i Carabinieri della Sezione Analisi del Reparto Operativo, nell’ambito di una collaudata collaborazione tra la Specialità e il Ministero della Salute finalizzata al contrasto al cybercrime farmaceutico, hanno dato esecuzione a ulteriori 20 provvedimenti d’inibizione all’accesso (cd. “oscuramento”) emessi dalla Direzione Generale dei dispositivi medici e del servizio farmaceutico del Dicastero, su proposta del citato Reparto, nei confronti di altrettanti siti web collocati su server esteri e con riferimenti di gestori fittizi, sui quali venivano effettuate la pubblicità e l’offerta in vendita, anche in lingua italiana, di medicinali sottoposti a particolari restrizioni all’utilizzo clinico.
L’attività di monitoraggio telematico, che prosegue incessantemente, ha consentito di individuare piattaforme on line che mettevano in vendita illegalmente una molteplicita’ di medicinali soggetti a obbligo di prescrizione e vendibili solo in farmacia da parte di farmacista abilitato, recanti varie indicazioni terapeutiche e contenenti principi attivi ad azione dopante, antibiotica, antidolorifica e per il trattamento della disfunzione erettile.
Tra questi, gli accertamenti hanno individuato l’offerta in vendita di medicinali a base degli antimalarici clorochina e idrossiclorochina, nonché degli antivirali lopinavir e ritonavir, tutti principi attivi per i quali l’Agenzia Italiana del Farmaco, con note del luglio 2020, ha confermato la sospensione dell’autorizzazione all’utilizzo off label per il trattamento del Covid-19 al di fuori degli studi sperimentali clinici. In taluni casi, i medicinali venivano presentati sui siti web oscurati facendo riferimento a non meglio indicati studi scientifici asseritamente dimostranti l’efficacia degli stessi nella cura del Covid-19.
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