di Cassandra – Tanto tuonò che piovve… E così dalla originale penna del mantovano Riccardo Pozzi, una passione per la scrittura declinata all’identità padana, arriva anche un post sarcastico e al curaro sul Facebook. Riassume un ipotetico sviluppo dell’anima protoleghista, delle origini, massacrata metaforicamente s’intende dalle capriole sintattiche della nuova grammatica sovranista.
Ecco le parole di Pozzi: “Si è costituito in forma clandestina il F.L.A.G. ovvero il Fronte di Liberazione degli Albertini da Giussano. Il neo movimento si pone come oggetto sociale la liberazione di tutti quei piccoli Albertini da Giussano appesi alle giacche dei neoleghisti affetti da centralismo (…). La disorientata popolazione degli Albertini, dotata di spilla di contenzione per impedirne la fuga, è ostaggio da tempo di questa sciagurata classe di eridani trasfosmisti 4.0 e non sa più come liberarsi. Occorre mobilitare le coscienze per ridare la libertà agli Albertini (…”, perché il nuovo corso, ribadisce Pozzi., “tutto ricorda tranne l’identità del povero soldatino, da molti di loro scambiato per un power ranger o in alternativa per il subcomandante Marcos. Uniamo le forze e le anime”.
Analoga iniziativa era stata lanciata prima del Covid, ci fa sapere la diretta interessata, da Monica Rizzi, sempre sui social. Ora il fronte dunque si allarga.
(fonte https://www.facebook.com/riccardo.pozzi.5437)
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