Gli anziani, per i titolari della casa di riposo di Marsicovetere (Potenza), “erano solo e soltanto una insostituibile fonte di guadagno da spremere, in qualsiasi modo, fino all’ultimo respiro vitale, privandoli delle scarse risorse economiche in cambio di una assistenza che non fornivano e che, anzi, si traduceva nella mera accelerazione della loro morte”.
Lo ha scritto il gip di Potenza, Teresa Reggio, nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita dai Nas nei confronti di Nicola Ramagnano e Romina Varallo. Il “modo criminale” con il quale Ramagnano e Varallo gestivano la casa di riposo di Marsicovetere ha determinato una situazione “di conclamata ed accertata infezione da covid all’interno della struttura”, ma i due hanno non hanno proceduto “in alcun modo ad attivare – ha scritto il giudice per le indagini preliminari – le apposite procedure sanitarie previste dall’attuale normativa (sanificazioni, isolamento, sottoposizione a tampone di tutti gli effettivi ospiti)”.
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