“Che estate ci aspetta? Credo abbastanza tranquilla. Il fatto di trascorrere più tempo all’aria aperta e i raggi ultravioletti che neutralizzano il virus sono due fattori che ancora una volta ci aiuteranno. Rispetto allo scorso anno abbiamo inoltre un’arma in più, i vaccini. Tuttavia temo che potremo andare incontro a una situazione simile a quella che sta vivendo la Gran Bretagna, come se gli inglesi, che hanno anticipato le aperture, fossero già al secondo tempo di uno stesso film. Il fatto che la variante Delta si stia diffondendo anche in Italia in un periodo climatico favorevole sarà però per noi un vantaggio, correrà più lentamente”. Così Fabrizio Pregliasco, virologo e docente dell’Università Statale di Milano, intervistato dal Corriere della Sera. “La variante Delta – spiega – è già in Italia. Il report dell’Istituto superiore di Sanità la segnala a meno dell’1%, ma sappiamo che il dato è sottostimato perché sequenziamo ancora poco. Mi aspetto che, come è già successo nel Regno Unito e negli Stati Uniti, il ceppo Delta diventi presto dominante anche da noi”.
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