Categorie: Politica

Terzo Polo, Renzi e Calenda divorziano?

 “Mi sembra che nessuno voglia fare più niente. Calenda e Renzi alla fine non riescono a stare insieme e secondo me si spacca tutto”. A dirlo a LaPresse è una fonte autorevole di Iv che commenta la botta e risposta tra Azione e Italia viva, sempre più accesa nelle ultime ore. Il nervosismo ha superato i livelli di guardia e le accuse incrociate non lasciare presupporre soluzioni facili. “La vera ragione per cui Carlo è impazzito è che ha capito che qualcuno di noi vuole candidarsi contro di lui”, attaccano i renziani, che continuano a fare il nome di Luigi Marattin quale possibile avversario del leader di Azione nella corsa alla segreteria del partito unico. Non solo. “Azione potrebbe perdere pezzi: Carfagna potrebbe lasciare”, è la previsione di chi vede l’ex ministro del Mezzogiorno “pronta a tornare in FI”. 

Secca la replica dal quartier generale di Azione: “Il nodo è che Renzi, tornato a fare il segretario di IV, non vuole scioglierla e non vuole destinare il 2×1000 al nuovo partito. Il ragazzo sui soldi non scherza”, è l’accusa, che però viene respinta al mittente dai renziani: “Sciocchezze”. La distanza emersa tra i due leader in modo sempre più evidente dopo la decisione di Renzi si assume, dal 3 maggio prossimo, la direzione del Riformista, in questo momento, secondo parlamentari di entrambi gli schieramenti, “sembra difficile da ricomporre”. “I due si devono vedere. Seppellire l’ascia di guerra o, più verosimilmente, prendere atto che è finita”, è la sintesi di chi segue le trattative. 

Questa sera Renzi riunirà i parlamentari a lui vicini, viene riferito: “Se Carlo ha cambiato idea lo dica”, è il ragionamento fatto ai suoi. Intanto sui social Calenda replica: “Per quanto concerne Azione la prospettiva di un partito dei liberal-democratici aperto e inclusivo resta l’unica utile al paese. Va perseguita seriamente e rapidamente con i soggetti realmente interessati. Polemiche da cortile non ci interessano e non vi prenderemo parte”, mette nero su bianco l’ex titolare del Mise. “È urgente costruire un partito di centro che ricomponga le idee riformiste, liberali e popolari. Di questo sono in coscienza convinta e su questo continuo a lavorare”, la controreplica, sempre via social, di Elena Bonetti, vicepresidente della Federazione Azione-Italia Viva . “Leggo polemiche dentro il #TerzoPolo. Mi dispiace. Abbiamo scelto di fare un partito unico e abbiamo già definito le date. Noi non cambiamo idea e lavoriamo in questa direzione”, le fa eco Maria Elena Boschi.

Stefania Piazzo

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