“La sinistra si vorrebbe arrogare il diritto di stabilire quale sia il progresso e quale la direzione nella quale devono andare i cambiamenti. Un conservatore non è contrario ai cambiamenti in sè. È contrario alla visione della sinistra secondo la quale progredire vuol dire cancellare tutto ciò da cui proveniamo”. In un colloquio con il Corriere della Sera, Giorgia Meloni spiega così la sua visione della destra, spiegando di sentirsi “erede” di “una tradizione, una cultura, un’identità e un’appartenenza”. E aggiunge: “Dio, Patria e famiglia non è uno slogan politico ma il più bel manifesto d’amore che attraversa i secoli. Affonda le sue radici nel ‘pro Aris et Focis’ di Cicerone: ‘l’altare e il focolare’ che da sempre fondano la civiltà occidentale”. Quanto all’allarme per il ritorno del fascismo, “la sinistra cerca di scappare dalle sue responsabilità accusando gli altri di cose assurde. Questa abitudine della sinistra di tornare a parlare di fascismo e antifascismo in campagna elettorale credo abbia stancato gli italiani, sia di centrodestra che di centrosinistra”.
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