Categorie: Politica

L’8 settembre della classe politica italiana: #tuttiacasa, incandidabili gli irresponsabili

di Luigi Negri – Non passa giorno senza che la classe politica e dirigente palesi tutta la propria incapacità, incompetenza, impreparazione e inadeguatezza nel gestire la situazione emergenziale nella quale stiamo vivendo.

Non passa giorno senza che i diversi livelli istituzionali si scontrino, si smentiscano, si contraddicano, contribuendo così a trasmettere confusione, incertezza, sgomento.

Non passa giorno senza che salti ogni gerarchia di comando, dove iniziative di sottoposti prevarichino quelle di coloro alle cui disposizioni si dovrebbero attenere.

Sono tutte frasi scritte oggi 4 aprile 2020, ma che avrebbero potuto essere tranquillamente pronunciate all’indomani dell’armistizio dell’8 settembre 1943, mirabilmente trasfigurato da Comencini nel film “Tutti a casa.

In questo contesto è perfettamente inutile tracciare la penosa graduatoria dei buoni e dei cattivi: la responsabilità – oserei dire l’irresponsabilità –, salvo rare e lodevoli eccezioni, è equamente divisa tra destra e sinistra, tra governo e opposizione nei diversi livelli istituzionali: nazionale, regionale e locale.

A questo punto “Tutti a casa” lo vogliamo gridare forte noi a una classe dirigente improvvisata e pasticciona che in nome di un taumaturgico “cambiamento” ha mandato al rogo chiunque fosse portatore di una certa conoscenza, nel triste lavacro dove ogni tipo di esperienza è stata considerata qualcosa di cui ci vergognarsi: una sorta di colpa che si doveva assolutamente espiare.

In attesa di una riscrittura in senso epistocratico della nostra costituzione repubblicana, ci sentiamo per questo autorizzati a fare una semplice proposta: l’incandidabilità di tutti coloro che ricoprono o hanno ricoperto nell’attuale legislatura una qualsivoglia carica di governo, accompagnata però da un appello ai cittadini che li hanno votati: “La prossima volta, alle prossime elezioni, per il bene comune è meglio che anche voi ve ne restiate tutti a casa”.

Redazione

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