Categorie: Politica

Gli USA hanno usato un’atomica contro Putin?

di Luigi Basso – Quando due eventi si susseguono cronologicamente, il pensiero umano instaura un rapporto di causa – effetto tra i due fatti.
“Post hoc”, tuttavia insegnavano già nell’antichità, non significa “propter hoc”.
Con questa avvertenza doverosa, non possiamo non notare che la ritirata, o l’alleggerimento della pressione militare russa, al confine con l’Ucraina è iniziata proprio dopo che le Cancellerie Atlantiche, sollecitate da ambienti ucraini, avevano fatto circolare la voce che tra le sanzioni decise contro la Russia per l’escalation ucraina, vi fosse la “disconnessione” di Mosca dal circuito che regola i pagamenti internazionali SWIFT.


Dal Cremlino minimizzano la cosa, affermando che tale sanzione danneggerebbe anche l’Occidente, aggiungendo che dal 2014 Putin si prepara all’eventualità e che è già corso ai ripari con UnionPay, il circuito esistente con la Cina, concludendo che SWIFT ha sede a Bruxelles e una simile sanzione dovrebbe passare con il voto unanime di tutti i Paesi UE.
La difesa di Mosca, pur cogliendo nel vero, è reticente.


SWIFT è il circuito che consente in modo semplificato di effettuare transazioni economiche con il ricco (e decadente) mondo occidentale (USA, UK e UE): uscirne sarebbe un danno per l’economia russa incalcolabile.
La Russia fuori dal SWIFT subirebbe di fatto un rallentamento tale dei traffici internazionali che non potrebbe mai colmare.


In un’epoca di guerre asimmetriche, l’uso di quest’arma da parte dell’Occidente equivale a sganciare una bomba atomica.
D’altronde, per capire la forza devastante di questa sanzione, basti ricordare che – pur senza fondamento o prova – nel 2013 ampi settori cattolici conservatori e tradizionalisti misero in relazione le dimissioni di Ratzinger con il blocco dei bancomat vaticani, revocato subito dopo la rinuncia al soglio pontificio da parte di Benedetto XVI.
La faccenda è rimasta nel vago, bollata come fake news, ma rende bene l’idea della forza che può esercitare chi controlla SWIFT.

Luigi Basso

Luigi Basso - Avvocato civilista

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