Categorie: Politica

Giornalismo indipendente – Il Tg1 dà notizia dell’arresto del sindaco di Foggia ma si dimentica di dire che è della Lega

di Stefania Piazzo – Ecco la notizia. “Il prefetto di Foggia, Raffaele Grassi, ha sospeso dalla carica di sindaco il leghista Franco Landella e i consiglieri comunali Antonio Capotosto e Dario Iacovangelo finiti agli arresti domiciliari questa mattina con le accuse, a vario titolo, di corruzione e tentata concussione. Antonio Capotosto era gia’ stato sospeso lo scorso 30 aprile perche’ arrestato nell’ambito di un’altra indagine”. E’ un’Ansa. E l’Ansa offre tutti i riferimenti di cronaca. Siamo a Foggia, c’è un arresto, del primo cittadino e di altri amministratori. Viene specificata l’appartenenza politica del sindaco, la Lega.

Tg su Rai 1, edizione delle 13,30. La notizia viene data con un servizio che va in onda al minuto 18,30 circa del telegiornale. Si spiega l’operazione di polizia, si circostanziano gli arresti, i precedenti dell’inchiesta e i suoi sviluppi. Ma non si dice che si tratti di un sindaco della Lega. E’ un anonimo primo cittadino, privo di appartenenza politica. Una giunta incolore, con il presidente del consiglio già nel mirino della giustizia per essere stato ripreso la notte di capodanno a sparare dal balcone con una scacciacani. Ricordate?! Non si raccoglie una reazione della maggioranza e neppure dell’opposizione. Come se si fosse trattato del sindaco di un Comune sotto i 2500 abitanti. (https://www.tg1.rai.it/dl/tg1/2010/edizioni/ContentSet-c33de60a-a1bf-4300-ac15-b69858f98313-tg1.html?item=undefined)

Tg su Rai 3 edizione delle 14,30. Si dà la notizia ma si specifica anche che il sindaco è leghista.

Quando si fa giornalismo non si processa nessuno, spetta ai tribunali emettere sentenze e prima dell’ultimo grado di giudizio tutti sono innocenti. Non si fa giustizialismo. Ma ci sfugge, e tanto, la ragione per cui l’ammiraglia della prima rete, nell’edizione centrale della giornata, ometta, censuri, ignori, dimentichi di dare la notizia a tutto tondo, e non dica che si tratta di un sindaco leghista, il primo più importante in una città del Sud, trofeo della conquista leghista del nuovo corso.

Non è necessario dirlo? Basta il pensiero? E perché allora il Tg3 lo ricorda, semplicemente dando la notizia per intero, senza dimenticare e silenziare i dettagli politici? Il sindaco di una delle più importanti città della Puglia capitola sotto pesanti accuse che chiamano in causa anche la moglie e non si sentono le voci della maggioranza e dell’opposizione? Non è successo niente, per Rai 1? Alla faccia della neutralità. Dieci righe in cronaca, taglio basso. Diamo la notizia ma non troppo, mi raccomando.

Ed è forse lo stesso Comune dove, come scriveva mesi fa il “Fatto quotidiano” e altri quotidiani, si è insediata una “commissione di accesso agli atti (…) per decisione del ministero dell’Interno (…) nominata dal prefetto Raffaele Grassi, che dal suo arrivo in città ha disposto oltre 60 interdittive antimafia. A quanto si apprende, la commissione potrebbe prendere in considerazione gli atti relativi al periodo attuale e quello immediatamente successivo alle ultime elezioni amministrative del 2019 quando l’attuale sindaco Franco Landella (Lega) ha vinto per la seconda volta. I tre commissari sono il viceprefetto Ernesto Liguori, il vicecapo della squadra mobile Maurizio Miscioscia e il tenente dei carabinieri Francesco Colucci. Al termine del loro lavoro scriveranno una relazione al prefetto, sulla base della quale dovrà essere proposto o meno l’eventuale scioglimento per mafia al Viminale”.

E poi ci fanno credere che il servizio pubblico sia indipendente. Forse Rai 1 applica alla lettera “fuori i partiti dalla Rai”. Basta non citarli nei tg.

Stefania Piazzo

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