“Penso che il segretario è lui, dal Federale mi aspetto, semplicemente, che sottoscriva le sue proposte. Certo, a questo punto devo riconoscere che tra Salvini e Giorgetti lo scontro è reale”. Lo dice all’AdnKronos Roberto Castelli, già ministro della Giustizia e leghista della prima ora, alla vigilia del consiglio Federale, convocato per questa sera a Roma, da Matteo Salvini. “Non credo ci saranno particolari problemi”, assicura Castelli. Che però non nasconde di vedere nubi all’orizzonte. “Fino a qualche tempo fa ero uno di quelli che diceva che la contrapposizione tra Giorgetti e Salvini avesse più che altro carattere giornalistico, fosse poco reale, ma certo – aggiunge – dopo quanto uscito sul libro di Vespa, che è una sorta di notaio della politica italiana, devo riconoscere che quella cosa, lo scontro c’è, esiste davvero”. “E’ davvero venuta allo scoperto una grossa diversità di vedute tra i due, ma – ribadisce Castelli all’Adnkronos – non credo che ci sarà oggi, al federale, uno scontro in chiaro. Spero, per intenderci, che non ci sia il famoso ‘che fai mi cacci?’, andato in scena tra Berlusconi e Fini all’auditorium della Conciliazione nell’aprile del 2010, penso che prevarrà la linea di Salvini, che resta il segretario e ha il compito di esprimere appunto la linea del partito”.
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