È una proposta che farà discutere e che è già stata ribattezzata “salva Trump”, perché punta a sanzionare le piattaforme che non darebbero diritto di tribuna al pensiero “scomodo” o fuori dal coro.
Si parla di 500mila euro di multa per le “piattaforme digitali” e le “reti sociali telematiche” che si rendono responsabili di comportamenti “discriminatori” o “lesivi” della “parità di trattamento” e della “libera manifestazione del pensiero”.
Ad avanzare la proposta di legge è Fratelli d’Italia, obiettivo garantire la “trasparenza e la parità di trattamento nella gestione e diffusione di informazioni e notizie di rilevanza sociale e politica” su siti e social network, i quali – si legge nel testo, che l’Adnkronos ha potuto visionare – sono anche obbligati a rimuovere dalle medesime piattaforme “le notizie riguardanti persone e fatti che risalgono a oltre dieci anni prima della data di entrata in vigore della legge” su richiesta dell’interessato, eccezion fatta per alcuni casi (omicidio, lesioni personali gravi e gravissime, reati sui minori e mafia).
In sostanza, il diritto all’oblio. Firmatari i Sara Kelany e Francesco Filini.
Il riferimento all’ex presidente Trump, “censurato sine die da Twitter con un click” è palese.
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