di Roberto Gremmo – Con il solo voto contrario di Fava e l’astensione di Marcato, il consiglio federale della Lega Nord ha deciso di prendere tempo e di limitarsi a istituire una commissione (l’ennesimo scatolone vuoto) per il regolamento di un congresso che se mai ci sarà davvero si svolgerà dopo le elezioni regionali lombarde.
Con questo espediente di tattica perditempo, i 15.000 soci del partito non potranno trovare il simbolo del carroccio sulla scheda elettorale, a tutto vantaggio, lo si voglia o no, delle liste ultra nazionaliste governative.
Benché in qualche modo attesa, la scelta di maggioranza pone gli oppositori interni di fronte ad un bivio: o continuare ad inghiottire rospi o rimboccarsi le maniche ed unire tutti i lumbard in un nuovo soggetto politico.
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