“Noi abbiamo chiesto da mesi di discutere in Parlamento del Recovery fund. E abbiamo promosso una discussione interna alla maggioranza. Italia viva chiede, pubblicamente, un dibattito alla luce del sole. Il premier ha fatto un’intervista sabato per dire che aveva già deciso tutto, che si sarebbe creata una governance con trecento consulenti, che i progetti erano già stati predisposti con commissari in grado di avere poteri sostitutivi rispetto ai ministeri. Noi non stiamo sfidando il premier, stiamo solo difendendo le istituzioni di questo Paese: non abbiamo voluto dare i pieni poteri a Salvini, non intendiamo darli a Conte”.
Lo assicura Maria Elena Boschi, capogruppo di Italia viva alla Camera, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’. Non si rischia la rottura? “Spero di no, ma temo di sì. Non stiamo alzando i toni, noi: siamo in presenza di un fatto gravissimo. Non è possibile – sottolinea – che il premier sostituisca il governo con una task force, i servizi segreti con una fondazione, le sedute parlamentari con le dirette Facebook. Sono mesi che chiediamo una discussione parlamentare e scopriamo oggi un piano di cento pagine che commissaria i ministri con un emendamento in legge di Bilancio? Se il premier vuole rompere ci dispiace, ma faccia pure. Il richiamo alla responsabilità non può essere a senso unico”.
“Se chiedessimo più poltrone – chiarisce Boschi – saremmo facilmente accontentati: qui spuntano incarichi come funghi. Ma noi abbiamo una visione diversa della politica: siamo pronti a lasciargliele le poltrone, non ne chiediamo altre. Però ci serve avere un’idea di sviluppo del Paese. Speriamo che Conte ne sia consapevole. Se devono solo tirare a campare, possono farlo senza di noi”.Alla domanda se Italia vive chiede un rafforzamento della squadra, la capogruppo alla Camera risponde: “Non più. Quanto a noi, il rimpasto è un tema che non esiste più: se Conte pensa di avere i migliori del mondo, c’è da sperare che li faccia lavorare bene”.
Sulla risoluzione sul Mes, “non ci siamo dissociati. Aspettiamo di capire che cosa dirà il premier. Se, come speriamo, riconfermerà una posizione europeista, noi saremo con lui. Non pensiamo che i parlamentari grillini – rimarca Boschi – facciano scherzi sulla riforma del Mes perché hanno troppa paura di andare a casa per mettersi contro, ma anche su questo ci aspettiamo parole di chiarezza”.
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