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Lav, su animali ancora esperimenti per xenotrapianti e sostanze d’abuso. Il via libera con emendamento Lega e 5Stelle

La Camera ha approvato in terza lettura il disegno di legge “Legge Europea 2019-2020”. Il divieto di usare animali negli studi sugli xenotrapianti e sulle sostanze d’abuso, già previsto nel d.Lgs. 26/2014, sempre prorogato e mai divenuto realmente operativo, purtroppo viene posticipato ancora fino a giugno 2022, dopo le pressioni della Commissione Europea, e a causa di un emendamento che vede prime firmatarie le deputate Boldi (Lega) e Ianaro (M5S).  

Slittamento inaccettabile, aggravato poi ulteriormente dal Decreto Legge Milleproroghe, che addirittura sposta il limite al 1° gennaio 2023. 

Combattiamo fin dall’entrata in vigore del D.Lgs. 26, nel 2014, per ottenere l’applicazione rigorosa e immediata di questo divieto. Ci spiace che i nostri appelli siano, per ora, caduti nel vuoto prorogandolo ancora lo stop ad esperimenti inutili, dolorosi e ormai fuori dal tempo – dichiara LAV – infatti, il campo dei trapianti di organi tra specie è fallimentare da oltre 40 anni, mentre per le sostanze d’abuso si continuano, assurdamente, a usare cavie nonostante l’enorme mole di dati epigenetici sull’uomo e la disponibilità di modelli animal-free dimostratisi innovativi e attendibili.” 

Positiva, invece, grazie ad un emendamento del sen. Perilli, è la rimozione della deroga che consentiva di non utilizzare l’anestesia per sperimentazioni di anestetici e analgesici, che comportano condizioni di dolore gravi e non alleviabili per gli animali impiegati.  

Infine, LAV plaude all’accoglimento di tre Ordini del Giorno che impegnano il Governo ad aumentare e rendere più stabili i fondi per lo sviluppo di metodi sostitutivi alla vivisezione. Decisione che, seppure non vincolante, rappresenta comunque un segnale incoraggiante e positivo. 

Accogliamo favorevolmente l’impegno ad aumentare i fondi per lo sviluppi di metodi sostitutivi alla sperimentazione animale – conclude LAV – chiediamo da anni che tali risorse siano, oltre che incrementate, anche rese più stabili e non legate a misure triennali. Già, anche grazie alle nostre pressioni, il Ministero della Salute aveva stanziato 6 milioni di euro per il triennio 2020-2022 per lo sviluppo di metodi sostitutivi nelle università e Istituti pubblici di ricerca. Auspichiamo che questo nuovo impegno della politica vada nella direzione che la LAV indica da sempre, verso una ricerca scientifica moderna, efficace e veramente etica, per gli ammalati e per gli animali.”  

Redazione

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