Prime prese di distanza tra la base della Chiesa ortodossa russa e il Patriarcato di Mosca guidato da Kirill. “Piangiamo il calvario a cui nostri fratelli e sorelle in Ucraina sono stati immeritatamente sottoposti”, dice un gruppo di 233 sacerdoti e diaconi della Chiesa ortodossa russa definendo la guerra in Ucraina “fratricida”, e chiedendo la riconciliazione e un immediato cessate il fuoco. La lettera e’ rilanciata da Vatican News. Il Patriarcato di Mosca e’ storicamente legato a doppio filo con il Cremlino. Non ci sarebbero tra le firme quelle di metropoliti, le figure piu’ alte in gerarchia. La lettera e’ aperta ad altre firme.
Come riporta Vatican News, “Nell’appello c’è un pensiero per chi oggi combatte questa guerra, per i soldati. Un augurio “a tutti, sia russi che ucraini, di tornare illesi alle loro case e famiglie. Ci rattrista pensare all’abisso che i nostri figli e nipoti in Russia e Ucraina dovranno colmare per ricominciare ad essere amici, a rispettarsi e ad amarsi”. Quindi viene espressa la ferma convinzione che il popolo ucraino debba essere artefice delle proprie scelte in modo libero, “non sotto il mirino delle mitragliatrici, senza pressioni dall’Occidente o dall’Oriente”.
Foto: news.church.ua
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