Stop al prelievo di acqua potabile per uso extradomestico e divieto di innaffiare orti e giardini e di lavare gli automezzi dalle 8 alle 21. Sono i contenuti dell’ordinanza che il sindaco di FERRARA, Alan Fabbri, ha firmato oggi a seguito della dichiarazione dello stato di crisi regionale per ‘criticità idrica’. Le misure, fa sapere l’amministrazione ferrarese, “sono in vigore da domani fino al 21 settembre” e prevedono anche che i prelievi idrici siano consentiti solo per “i normali usi domestici, zootecnici e industriali e comunque per tutte le attività regolarmente autorizzate che necessitano di acqua potabile”. Si potrà inoltre “riempire le piscine, pubbliche e private e immettere, anche parzialmente, acqua nelle vasche solo con un accordo con il gestore della rete dell’acquedotto”. In caso di mancato rispetto delle disposizioni sono previste sanzioni amministrative da 25 a 500 euro. Dal provvedimento sono esclusi i servizi pubblici di igiene urbana, e le attività di autolavaggio potranno continuare a lavorare.
Sulla crisi idrica regionale, con particolare riferimento alla situazione del ferrarese, intervengono anche i consiglieri regionali del Partito democratico, Marco Fabbri, Marcella Zappaterra, Lia Montalti e Matteo Daffadà, che in una risoluzione chiedono di “dichiarare lo stato di emergenza nazionale, continuare il confronto fra le Regioni coinvolte dal fenomeno e coinvolgere anche l’Europarlamento per far sì che il tema della crisi idrica e lo stato del fiume Po, diventino questioni di rilievo europeo”. Nel documento, gli esponenti dem ricordano che “a fronte di precipitazioni scarsissime e alte temperature, il bacino del Po e dei principali corsi d’acqua regionali sta pericolosamente diminuendo, con gravi ripercussioni soprattutto nell’area Nord-Ovest della provincia di Ferrara”, aggiungendo che “ad oggi il livello idrometrico del fiume nel territorio ferrarese fa registrare un -720 centimetri rispetto al livello medio”. Nella risoluzione si chiede anche all’esecutivo regionale “la semplificazione delle procedure per la realizzazione di infrastrutture per l’approvvigionamento idrico e la previsione di specifiche necessità di approvvigionamenti idrici di lungo periodo”.
Oltre a questo, i consiglieri domandano al Governo “iniziative complementari al Pnrr per la realizzazione di invasi e per un migliore risparmio idrico, unitamente alla promozione di una cultura di sostenibilità ambientale per contrastare il fenomeno della siccità”. Infine, nel richiedere specifiche opere che “aiutino a contrastare la risalita del cuneo salino nei corsi di acqua dolce”, vengono chiesti “provvedimenti di contenimento delle tariffe dell’energia elettrica per gli operatori del settore agricolo e studi di fattibilità per valutare la realizzazione di una rete di invasi che dovrebbero accompagnarsi a un’analoga rete di piccoli invasi aziendali”.
Foto di umberto rega
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