Categorie: Elezioni

Elezioni catalane. Socialisti avanti ma il fronte indipendentista tiene il confronto, con l’arrivo di Puigdemont

Secondo il barometro del Centro di Studi di Opinione della Generalitat catalana (Ceo), alle elezioni anticipate il 12 maggio, il Partito socialista della Catalogna (Psc) vincerebbe riuscendo a ottenere tra i 35 e i 42 seggi. Tuttavia avrebbe difficoltà a comporre una maggioranza al Parlamento regionale per eleggere il suo leader Salvador Illa come governatore. I partiti indipendentisti perderebbero parte dei seggi ma, insieme, potrebbero riuscire a formare una maggioranza. Il sondaggio, riportato da El Paìs, è stato condotto tra il 9 febbraio e il 4 marzo, dunque prima dell’annuncio delle elezioni anticipate e della candidatura di Carles Puigdemont a prossimo governatore. Un dato interessante è che, secondo il sondaggio, più dell’indipendenza a preoccupare i catalani è la siccità, considerato il problema principale. Dalla rilevazione risulta poi che il 51% degli intervistati rifiuta l’indipendenza mentre il 42% la sostiene.

Secondo il barometro del Ceo, i socialisti otterrebbero tra i 35 e i 42 seggi (ora ne hanno 33), al secondo posto arriverebbe il partito indipendentista di sinistra, Esquerra Republicana de Catalunya (Erc) che otterrebbe 26-32 seggi rispetto ai 33 attuali, Junts arriverebbe terzo passando dai 32 seggi attuali a una cifra compresa tra i 24 e i 29. I

l Partito popolare aumenterebbe notevolmente i consensi passando da 3 seggi a 9-13, Vox anche ne otterrebbe tra 9 e 13 rispetto agli 11 delle ultime elezioni. Catalunya en Comú, partito politico di sinistra ne otterrebbe tra gli 8 e i 13. La CUP, partito indipendentista di sinistra radicale rimarrebbe stabile con 7-10 parlamentari. Mentre Ciudadanos, nato in opposizione al nazionalismo catalano scomparirebbe dall’arco parlamentare. La maggioranza assoluta nel Parlamento catalano è di 68 seggi, il che significa che il Partito socialista avrebbe bisogno di almeno altri due alleati per poter governare. Gli indipendentsti potrebbero invece raggiungere la maggioranza, se tutti i loro partiti raggiungessero il massimo della forchetta stimata. Bisognerà però vedere quanto la candidatura di Puigdemont potrebbe cambiare le intenzioni di voto a favore di Junts. 

Redazione

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