Categorie: Elezioni

Buio pesto – Putin ovviamente rieletto, si congratulano Cuba, Venezuela, Corea del Nord, Bolivia… Insomma, i democratici. “Nato? Nessuno vuole il conflitto”

Plebiscito scontato per lo zar. Secondo le informazioni pubblicate sul sito ufficiale della Commissione elettorale centrale russa, rilanciate dall’agenzia russa Tass, con il 99,43% delle schede scrutinate, Vladimir Putin è stato rieletto presidente della Russia con l’87,32% dei voti. Il candidato del Partito Comunista Nikolay Kharitonov è il secondo classificato con il 4,32%, seguito dal candidato del Nuovo Popolo Vladislav Davankov con il 3,79%. Il candidato del Partito Liberal-Democratico di Russia Leonid Slutsky è quarto, con il 3,19% dei voti.

“Ho sognato una Russia forte, indipendente e sovrana. E spero che i risultati delle elezioni ci permettano di raggiungere tutti questi obiettivi insieme al popolo russo”. Lo ha detto Vladimir Putin nel corso di un incontro con i media presso il quartier generale della sua campagna elettorale, come riporta l’agenzia russa Tass. Ora la priorità è “prima di tutto realizzare gli obiettivi dell’operazione militare speciale, rafforzare le nostre capacità di difesa e le nostre forze armate”. “Tutti gli obiettivi principali per lo sviluppo del Paese sono stati delineati di recente nel discorso all’Assemblea federale. E, avendo la fiducia del popolo russo, il nostro obiettivo è quello di fare del nostro meglio per portare a termine tutti i compiti e raggiungere tutti gli obiettivi prefissati”, ha concluso. 

“Sono sicuro che queste relazioni verranno mantenute, in larga misura anche grazie alle nostre buone relazioni personali con il presidente della Repubblica popolare cinese”, ha affermato il presidente. I rapporti tra Russia e Cina sono un fattore stabilizzante, mentre i buoni rapporti personali tra i leader dei due paesi permettono di sviluppare ulteriormente i legami, ha affermato il presidente russo nel quartier generale della sua campagna elettorale. “I nostri rapporti hanno preso forma negli ultimi vent’anni. Sono molto forti e ci completiamo a vicenda. Sono sicuro che questo rapporto verrà mantenuto, anche, in larga misura, grazie al nostro buon rapporto personale con il presidente della Repubblica popolare cinese”, ha detto il leader russo ai giornalisti. “Ma la cosa più importante è che i nostri interessi nazionali coincidono, e questo crea un ambiente favorevole per risolvere i nostri compiti comuni e nell’ambito delle relazioni internazionali, dove le relazioni tra Russia e Cina servono come fattore di stabilità”, ha aggiunto. Secondo lui, Russia e Cina hanno “numerosi punti di convergenza nell’economia e nella politica estera”. 

“Se non si può escludere un conflitto su larga scala tra Russia e NATO? Penso che nel mondo moderno tutto sia possibile. Ma dico – e questo è ovvio per tutti – che, in questo caso, ci troveremo a un passo da una terza guerra mondiale su larga scala. Credo che quasi nessuno sia interessato ad averla”. Lo ha detto Vladimir Putin nel corso di un incontro con i media presso il quartier generale della sua campagna elettorale, come riporta l’agenzia russa Tass. Per Putin la reazione dell’Occidente alle elezioni presidenziali russe non è stata una sorpresa: “Cosa vi aspettavate da loro, una standing ovation? Stanno combattendo contro di noi, combattendo militarmente”. Secondo il presidente russo poiché “una nuova generazione di specialisti” con una “visione più realistica degli eventi attuali” sta sostituendo quella vecchia, l’Occidente agirà contro la Russia “in modo più sofisticato”. Tuttavia, ha detto, i suoi obiettivi finali rimarranno invariati. 

 Mentre lo scrutinio per le presidenziali in Russia ha ormai superato il 99% delle schede, confermando il risultato plebiscitario – confermato al Cremlino con l’87,33% dei voti -, alcuni leader di Paesi amici e alleati della Russia hanno fatto pervenire le loro congratulazioni a Putin per la vittoria: tra questi, il nordcoreano Kim Jong Un, il presidente venezuelano Nicolas Maduro e il capo di Stato uzbeko Shavkat Mirziyoyev. Il leader nordcoreano ha inviato a Putin un messaggio di congratulazioni che sarà portato al ministero degli Esteri russo da Sin Hong Chol, ambasciatore dello Stato asiatico a Mosca, ha riferito la Kcna. Il presidente venezuelano Nicolas Maduro da parte sua ha sottolineato l’affluenza “eccezionale” al voto.

Il presidente della Bolivia, Evo Morales, si è congratulato con Vladimir Putin per la vittoria alle elezioni presidenziali in Russia. Lo riferisce la Tass.

 Il presidente russo Vladimir Putin veva personalmente appoggiato l’idea di uno scambio di prigionieri che coinvolgesse l’attivista e oppositore politico Alexej Navalnyj, prima che quest’ultimo morisse in un campo di prigionia russo il mese scorso. Intervistato ieri dall’emittente televisiva “Nbc News”, Putin ha dichiarato che “diversi giorni prima che Navalnyj morisse” gli era stata presentata un’offerta per scambiare l’oppositore con alcuni cittadini russi “detenuti in Paesi occidentali”. Putin si sarebbe detto da subito favorevole all’idea, che sarebbe giunta “da certi colleghi che non erano parte dell’amministrazione (presidenziale degli Stati Uniti)”. “Che ci crediate o no, la persona che mi parlava non aveva ancora finito la frase, e gia’ avevo risposto: ‘Sono d’accordo'”, ha dichiarato il presidente russo, aggiungendo di aver posto la sola condizione che Navalnyj non tornasse piu’ in Russia. “Sfortunatamente, e’ accaduto quanto e’ accaduto”, ha aggiunto Putin.

Redazione

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