Lo scoppio della guerra in Ucraina il 24 febbraio scorso “ha innescato una forte instabilita’ al rialzo dei prezzi dell’energia, gia’ in atto, da mesi, con incrementi di circa il 50% delle quotazioni del gas e dell’elettricita’ sui mercati internazionali. Conseguentemente, l’impatto sulla bolletta energetica di famiglie e imprese diventa sempre piu’ pesante e difficilmente sostenibile”. Lo rileva in una nota Confcommercio che, in collaborazione con Nomisma Energia, ha stimato gli effetti del conflitto in Ucraina sulle imprese del terziario di mercato. In particolare, si legge, “per le imprese del terziario di mercato dei settori del commercio, della ricettivita’ e della ristorazione un aggravamento del conflitto, con l’eventuale interruzione delle forniture di gas dalla Russia, potrebbe comportare una spesa energetica di quasi 30 miliardi di euro nel 2022, con un incremento di oltre il 160% rispetto al 2021”.
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