Categorie: Economia

Da Borrelli ad Arcuri: l’incredibile lotteria delle mascherine. E sapete che dicono? “Ora ne avete nei magazzini più di quelle che vi servono”

di Benedetta Baiocchi – Borrelli l’8 marzo: 1 milione di mascherine al giorno. Poi Arcuri: “130 milioni al mese. Anzi no, 360. E adesso ne avete nei magazzini più di quelle che vi servono”. Commissario, sicuro sicuro?

Partiamo dal fondo. Eccolo qui l’annuncio, era l’8 marzo 2020 mentre eravamo in piena crisi, in pieno boom di contagi, e i morti iniziavano a salire, le terapie intensive erano già sature. “Grazie a una serie di contratti che stiamo firmando, si leggeva sull’Agenzia Nova e su altre, “a partire dal 12 marzo ci sarà consentito di potenziare la distribuzione di 22 milioni di mascherine chirurgiche che dovranno arrivare in questo periodo fino al 30 di aprile”. Lo ha affermato il capo dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli, nel corso del bollettino delle ore 18 sulla diffusione del coronavirus in Italia. “Stiamo individuando un fornitore in grado di fornire un milione di mascherine al giorno analoghe a quelle chirurgiche”.

Ed ecco che i 22 milioni diventano il 21 marzo 130 milioni. Lo riporta Federico Fubini sul Corriere della Sera:

“L’ufficio di Arcuri, che assorbe poche decine di addetti di Invitalia, ha ormai stime precise. Per rispondere alle necessità del personale medico e di tutela sanitaria in tutte le aziende, dopo l’accordo fra sindacati e associazioni degli imprenditori di una settimana fa, serve un numero enorme di maschere monouso: 90 milioni di pezzi al mese di quelle definite «chirurgiche» (in realtà le più semplici, in tessuto non tessuto) e fra 30 e 40 milioni al mese del modello FFP2, che protegge di più e viene usato negli ospedali”. 

Si può scommettere che i numeri cambiano. Arcuri infatti ci ripensa e il 22 marzo il fabbisogno passa a 30 milioni. Rai News lo scrive.

E spiega bene: “Da lunedì o al più tardi da martedì tutte le regioni italiane avranno le mascherine che servono ai medici, agli operatori sanitari, ai malati e quant’altro gira intorno a questo dramma. A partire dalla settimana successiva contiamo di poter dare a tutti gli italiani che ne hanno bisogno un dispositivo di protezione individuale”. Cosi’ il commissario delegato Domenico Arcuri a In mezz’ora in più. “Fino a ora veniva distribuito 1 milione  di mascherine. Ieri ne abbiamo distribuiti 3 milioni, nella prossima  settimana contiamo di riuscire a incrementare questa dotazione- continua Arcuri-. Ci servono 90 milioni di mascherine al mese. Abbiamo attivato tutti i canali. Stiamo parlando di numeri straordinari”.

Tutte le regioni avranno le mascherine che servono ai medici? Un’affermazione piuttosto azzardata. I fatti hanno dimostrato altro.

Poi Arcuri, il 28 aprile, fissa finalmente un prezzo politico sulle mascherine, dopo che per due mesi è fiorito indisturbato un mercato delle vacche sulle loro quotazioni. Ma certo il commissario doveva aspettare il momento propizio per rendere accessibili a tutti i dispositivi. Ed ecco che cambia anche il numero delle mascherine. Dal sito del ministero della Salute si legge infatti:

“”Dal 4 maggio noi potremmo distribuire 12 milioni di mascherine al giorno, tre volte l’attuale fornitura – ha dichiarato il commissario -. Dal mese di giugno potremmo distribuirne 18 milioni; dal mese di luglio 25 milioni; quando le scuole cominceranno a settembre potremmo distribuirne almeno 30 milioni al giorno, 11 volte il numero di quelle che distribuivamo all’inizio dell’emergenza”.

Ma sul prezzo difende fino all’ultimo la legge del mercato. Leggete bene in fondo:

“Ho emanato un’ordinanza che ha fissato il prezzo massimo di vendita al consumo delle mascherine chirurgiche nell’esclusivo interesse dei cittadini; non ho mai pensato di dover fissare il prezzo massimo di acquisto delle mascherine. Penso che sia davvero importante comprendere e condividere questa differenza”. Così Domenico Arcuri, commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, nella conferenza stampa di questa mattina (28 aprile, ndr) alla Protezione civile.

Ma c’è un passaggio sul quale torneremo:

 “Fino a oggi abbiamo distribuito 4 milioni di mascherine al giorno, nei magazzini delle Regioni ne giacciono 47 milioni quindi ne abbiamo distribuite più di quante ne servivano”.

Commissario Arcuri, è sicuro che tutti gli operatori sanitari siano dotati ad oggi di mascherine?  

Stefania Piazzo

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